Spunta un bonus per i patronati nel 2022. Il contributo di 250 euro viene menzionato nella bozza del decreto Aiuti- ter, approvato dal Cdm il 16 settembre.
Spunta un nuovo bonus per i patronati nel 2022. È quanto emerge dalla lettura della bozza del decreto Aiuti- ter, approvato dal Consiglio dei Ministri in data 16 settembre. Si tratta della terza tranche di aiuti messi in campo dal governo in favore di famiglie, cittadini e imprese per fronteggiare la crisi energetica che ha messo in ginocchio cittadini e aziende.
Oltre all’atteso bonus in favore di coloro che avevano già beneficiato dei 200 euro durante il mese di luglio, dei contributi per le spese energia per gli enti del terzo settore e il potenziamento di altri aiuti economici in favore dei cittadini, nella bozza viene menzionato anche un bonus di 250 euro in favore dei patronati. Proprio coloro che si occupano di inviare richiesta e gestire le domande dei cittadini per bonus e contributi statali, potranno beneficiare di un aiuto economico contro il caro energia.
Bonus patronati, contributi alle imprese e potenziamento di bonus
Come riporta trend-online, dopo il difficile periodo emergenziale a causa della pandemia, famiglie e imprese hanno dovuto affrontare le implicazioni derivanti dallo scoppio della guerra in Ucraina.
Si è arrivati, dunque, a parlare di crisi energetica. Gli effetti, ancor più quando combinati con quelli ancora in atto derivanti dalle misure restrittive per il contenimento dei contagi da Covid-19, sono stati devastanti tanto per i cittadini quanto per le aziende. Purtroppo, l’aumento di bollette di gas e di luce non si arresterà nei prossimi mesi, costringendo il governo a varare una terza tranche di aiuti: il 16 settembre è stato approvato il decreto Aiuti- ter.
Il nuovo decreto incrementa le risorse per i CAF
Cittadini e famiglie si affidano ogni anno a CAF (centri di assistenza fiscale) e patronati per l’invio e la gestione di diverse pratiche, incluse le richieste per bonus e contributi in favore di queste categorie. In particolare, ogni anno sono moltissimi gli italiani che si rivolgono a questi enti per ottenere il modello ISEE. Non tutti, infatti, scelgono di usufruire del servizio online INPS per l’ISEE precompilato. Si tratta di enti che vengono finanziati dallo Stato e che offrono i propri servizi gratuitamente ai cittadini, benché alcuni di questi, durante gli anni, siano diventati a pagamento proprio a causa di tagli dal governo.