La crisi dell’energia è alle porte e per il Paese si affaccia una situazione molto complessa. Tuttavia, gli Stati Uniti resteranno a guardare
Se speriamo di salvarci (nuovamente) grazie all’aiuto degli Stati Uniti, probabilmente ci stiamo sbagliando di grosso. Il caro bollette è ormai imminente e le prime imprese stanno avendo molti problemi di pagamenti. Non da meno sono milioni di famiglie, le quali iniziano ad avere serie difficoltà con i pagamenti.
Tuttavia, se a livello politico ed economico ci aspettiamo un aiuto decisivo dall’America, questo non avverrà. Ecco perché gli Stati Uniti resteranno a guardare.
Ecco perché sulla crisi delle bollette gli Stati Uniti resteranno a guardare
Secondo i Financial Times, almeno questa volta, l’Europa non potrà contare sull’aiuto dello storico alleato americano. Per il quotidiano economico di fama mondiale, infatti, gli Stati Uniti non saranno decisivi sul fronte delle bollette, in quanto le esportazioni di gas e petrolio dagli Usa all’Europa hanno praticamente raggiunto il massimo possibile.
Mentre i Paesi dell’Unione hanno deciso di tagliare drasticamente la loro dipendenza dal greggio russo, il prezzo potrebbe arrivare fino a 150 dollari al barile. Si tratta, infatti, di una piccola quiete dopo la tempesta, tradotto: il prezzo della benzina e del diesel stanno scendendo, ma potrebbero tornare a risalire molto presto.
Gli Stati Uniti stanno facendo il possibile per aiutare l’Europa, ma esistono limiti lampanti per quanto riguarda l’estrazione di gas e petrolio. Biden ha inoltre spinto per ridurre le trivellazioni, mente le grandi imprese nazionali stanno evitando di investire denaro per stimolare l’offerta, intimorite dal prezzo in aumento e dalla ricerca di transizione ecologica nei Paesi sviluppati.
Tuttavia, gli Stati Uniti hanno in gas e petrolio un grande vantaggio economico. La crisi che c’è in Italia e in Europa non si è ancora vista negli States e potrebbe non arrivare mai. Nonostante gli aumenti dei prezzi del greggio, le estrazioni locali riescono a soddisfare ben il 60% della domanda nazionale, con la conseguenza che i prezzi restino piuttosto bassi.
Inoltre, il prezzo del gas è aumentato di poco, non di certo ai livelli europei, dove i prezzi hanno visto un aumento impressionante di 15-20 volte. Dunque, la produzione negli Stati Uniti è diventata più economica, rendendo la crisi energetica un problema principalmente europeo.