Arriva col decreto aiuti ter il nuovissimo bonus da 150 euro che si va a sommare all’altro da 200 euro.
A riceverlo saranno ben 22 milioni di italiani ed i soldi stanziati sono tanti, ma vediamo perchè in realtà il bonus per i cittadini vale molto di più di 150 euro.
Ma prima vediamo chi lo riceve e saranno in tanti.
Ben 22 milioni di italiani riceveranno il bonus
La logica di questo bonus è quella di aiutare quanti più italiani sia possibile ma stavolta l’asticella del reddito si abbassa.
Infatti se l’altro bonus presupponeva un reddito di 35 mila euro come soglia massima per essere fruito, stavolta la soglia è di soli 20.000 euro. Partiamo dai dipendenti. Quelli con retribuzione antro i 1.538 euro lo ricevono a novembre automaticamente nella busta paga. Dovranno tuttavia dichiarare di non averlo percepito in altro modo. Non è pignorabile e neppure sequestrabile e non costituisce reddito. Lo riceveranno 6,6 milioni di dipendenti.
Pensionati ed autonomi (vale molto di più)
Saranno 8,3 milioni i pensionati a ricevere questo bonus. Ma devono essere residenti in Italia ed anche per loro vale la soglia dei 20.000 euro. Stesso discorso per le partite IVA. Dovranno rispettare la medesima soglia e dovranno dichiarare di non averlo percepito in altro modo. Lo riceveranno anche i nuclei che ricevono il reddito di cittadinanza e chi beneficia di indennità di disoccupazione. Ma vediamo le questioni irrisolte e perchè il bonus in realtà vale molto di più. La prima questione irrisolta riguarda le partite iva. Infatti le partite IVA ancora attendono di ricevere quello di di 200 euro, ma questa cosa dovrebbe essere risolta nel mese.
Perché vale molto di più
L’altra questione irrisolta (e gravissima) e che le casalinghe e gli inoccupati non percepiranno neanche questo bonus (e non ci si può stupire che la tensione sociale stia crescendo). Ma per tanti osservatori della politica in realtà il bonus vale molto di più delle semplici 150 euro. Infatti dopo il bonus da 200 euro il governo aveva fatto capire che quel bonus era unico non ce ne sarebbero stati altri. Questo accadeva ad agosto. Il fatto che solo dopo un mese si sia cambiata idea ed un bonus simile si nuovamente tornato in tasca agli italiani fa dire agli esperti che il mondo politico ed istituzionale italiano si sta abituando all’idea di aiuti quasi strutturali. I sindacati avevano chiesto che il bonus 200 euro diventasse strutturale e forse in parte saranno accontentati.