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Occhio ai nuovi controlli Fisco: quanto e come versare sul conto senza far scattare accertamenti e multe

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Salvatore Dimaggio

Il fisco oggi è veramente agguerrito perché coi nuovi algoritmi qualsiasi movimento sul conto corrente può essere sicuramente stangato.

Ci sono anche nuovi limiti di versamento sui conti correnti anche perché se si superano questi limiti le banche devono comunicare al fisco e possono scattare anche accertamenti fiscali.

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Tanti italiani certamente non hanno un concetto positivo del fisco.

I nuovi controlli sui versamenti

Questo perchè se in astratto pagare le tasse è giusto, tanti Italiani sanno benissimo che i grandi evasori sanno come eludere totalmente il fisco mentre poi sono i piccoli ad essere stangati magari per operazioni banalissime.

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Eppure bisogna sapere tutto riguardo i versamenti in contanti proprio per evitare spiacevoli inconvenienti. Innanzitutto il limite del versamento in contanti è cosa ben diversa rispetto al limite di utilizzo del denaro contante. Infatti il limite di utilizzo del denaro contante è pari a 2.000€. Quindi dai 2.000 euro in su per i pagamenti in contanti ci saranno le sanzioni. Invece dal 2023 le sanzioni scatteranno per i pagamenti in contanti dai €1000 in su.

Cosa cambia sui versamenti

Riguardo i versamenti bisogna stare molto attenti perché se teoricamente un limite ai versamenti sul conto non esiste, in realtà gli esperti sottolineano che per un versamento o anche un prelievo superiore ai 10.000€ la banca ha il dovere di comunicare al fisco. Bisogna anche sottolineare come se un movimento appare sospetto l’onere della prova cioè l’onere di discolparsi è in capo proprio al cittadino. In realtà oggi con i controlli affidati agli algoritmi non c’è molta differenza tra un bonifico o un versamento in contanti. Il punto è che tutto ciò che non è inserito nella dichiarazione dei redditi fa scattare i controlli.

Cosa evitare ed incrocio database

Ma i controlli possono scattare anche quando i movimenti delle somme appaiano non in linea o non giustificabili con la situazione lavorativa dell’individuo. Più in generale è tutta la situazione economica dell’individuo che viene ad essere attenzionata. Se si hanno più conti o nel caso dei conti cointestati, il fisco fa controlli a raggiera proprio per evitare che sfruttando il conto cointestato o sfruttando i conti molteplici si possano aggirare determinati paletti. Quindi più che pensare ai limiti come soglie rigide bisogna tenere presente che oggi il fisco fa un discorso sintetico e globale.

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