Teoricamente un aumento dei tassi da parte delle banche centrali significa un peggioramento molto forte delle condizioni dell’economia reale e anche dell’economia finanziaria.
Quindi sia le borse che anche l’economia reale dovrebbero essere colpite piuttosto duramente dall’aumento dei tassi.
Ormai si parla apertamente di recessione e ben pochi negano che questa eventualità sia molto probabile. Con una recessione economica molto probabile e con l’aumento dei tassi che continuerà da parte delle banche centrali, ha senso investire in borsa?
Molti risponderebbero di no. Infatti storicamente durante gli aumenti dei tassi di interesse le condizioni economiche dell’economia reale e anche di quella finanziaria sono diventate molto più negative e quindi la borsa ha offerto ben pochi spunti positivi. D’altra parte con la recessione molto probabile, l’investimento in borsa appare qualcosa di poco sensato. Ovviamente al giorno d’oggi nessuno può fare realisticamente delle previsioni. Infatti nessuno può effettivamente dire se nei prossimi mesi e nei prossimi anni la borsa salirà oppure sarà colpita da questo aumento dei tassi.
Diciamo però che in linea di principio durante un ciclo di aumento dei tassi, l’investimento in borsa diventa sicuramente più rischioso e più turbolento.
Le banche centrali in questo periodo hanno il dovere di aumentare i tassi pur sapendo che questo è pericoloso. Infatti l’aumento dei tassi è l’unico strumento che può abbassare la fortissima inflazione. Quindi se l’aumento dei tassi è necessario dal punto di vista del contenimento della spirale inflazionistica mette però seriamente in difficoltà chi sta affrontando investimenti in borsa.
In generale fare previsioni in borsa ha poco senso perché anche tutti i dati del mondo si riferiscono comunque sia ad un passato che logicamente Non può essere la fotocopia del presente. Oggi gli elementi di instabilità sono tanti ma a confortare gli investitori in borsa c’è anche la consapevolezza che le banche centrali faranno di tutto per evitare i crolli. Infatti molti sono convinti che laddove la borsa dovesse cominciare a mostrare reali segni di turbolenza e dovesse realmente minacciare di perdere terreno in modo consistente, le banche centrali fermerebbero l’aumento dei tassi e anzi potrebbero addirittura tornare indietro. Anzi la verità è che molti ormai sono in aperta polemica con le banche centrali e le ritengono troppo succubi dei capricci della borsa.
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