C’è in atto una vera e propria crisi alimentare globale.
Infatti a livello mondiale la quantità di cibo che si riesce a produrre è sempre più scarsa.
Vediamo come mai c’è questa vera e propria carestia globale e perché questo sta determinando ondate migratorie senza precedenti.
Carestia globale
Da un lato la carestia globale è alimentata dalla guerra in Ucraina.
La guerra in Ucraina ha messo in serie difficoltà la catena dell’approvvigionamento dei cibi e tanti paesi africani hanno difficoltà a procurarsi il cibo anche più essenziale. Ma la guerra in Ucraina è un fenomeno comunque sia circoscritto e che prima o poi dovrà terminare. Ci sono però altri fattori molto più importanti e molto più strutturali che fanno sì che la carestia globale sia un fenomeno effettivamente molto grave. Il primo fenomeno è quello del cambiamento climatico. Infatti proprio a causa del cambiamento climatico produrre cibo diventa sempre più costoso e sempre più difficile.
Aumento dei prezzi ed ondate migratorie
Se questo si traduce in un aumento del prezzo del cibo al supermercato per quanto riguarda le famiglie dei paesi occidentali, si traduce in una vera e propria penuria di cibo per quanto riguarda tanti paesi africani. Ma anche l’inflazione ha un peso forte. Infatti proprio gli agricoltori e gli allevatori si trovano a doversi confrontare con costi di produzione molto più elevati e di conseguenza anche il cibo che producono diventa più caro. Se in alcuni casi allevatori e coltivatori sono costretti ad aumentare il prezzo del cibo, in altri casi non ce la fanno proprio ad andare avanti e devono chiudere la loro attività. In un caso e nell’altro La conseguenza è sempre la stessa.
Bomba migratoria
Il cibo è più caro e prodotto in quantità minore. La conseguenza di tutto ciò è quella di avere ondate migratorie senza precedenti. Già oggi la pressione migratoria è decisamente più forte rispetto al passato ma quello che si teme è che nei prossimi mesi la situazione possa seriamente peggiorare. Il Governo prossimo dovrà gestire una situazione che è sicuramente pesante. Secondo gli osservatori politici il prossimo governo comunicherà un forte bisogno di sicurezza ed anche l’urgenza di arginare al massimo gli sbarchi. Tuttavia gestire questo flusso imponete potrebbe portarlo di fronte a sfide e soluzioni inedite.