Sempre importantissimo il tema dei bonus per i minori perché da quando è uscito l’assegno unico universale praticamente tutti gli altri bonus per i figli a carico sono stati cancellati.
Ma adesso spunta un bonus da quasi 300 euro al mese che le famiglie potranno avere se hanno i figli a carico.
Vediamo chi può avere questo nuovissimo aiuto.
Innanzitutto è utile ricordare che oltre l’assegno unico per i minori c’è anche la possibilità di avere il bonus nido che eroga quasi 3.000 euro di rimborsi per il nido pubblico e per il nido privato.
Ma adesso c’è un nuovissimo aiuto da 300€ per i minori erogato proprio dall’INPS. Questo particolarissimo bonus si chiama indennità di frequenza. Si tratta di un aiuto economico che serve all’inserimento scolastico e anche sociale dei minori che abbiano delle disabilità.
Per avere questo aiuto c’è bisogno che il ragazzo sia minore di anni 18 e che abbia difficoltà a svolgere i compiti scolastici e in generale ed integrarsi nel contesto tipico della sua età. Il sostegno INPS spetta anche ai minori ipoacusici cioè che abbiano una perdita uditiva superiore a 60 decibel (ma i casi sono tantissimi). Quindi tutti i ragazzi che vanno a scuola e che abbiano una limitazione dal punto di vista fisico e che abbiano anche determinate caratteristiche reddituali possono richiedere questo bonus. Sono tantissime le patologie che danno diritto all’indennità di frequenza e tra queste c’è anche il diabete. In sostanza la commissione medica dovrà valutare la situazione di salute del ragazzo e dovrà valutare se sostanzialmente questa situazione di salute può dare diritto all’indennità di frequenza.
In sostanza la commissione medica dovrà capire se questa situazione di salute va a menomare il ragazzo dal punto di vista del suo inserimento nella scuola e in generale nel suo contesto sociale. L’assegno mensile previsto come indennità di frequenza è pari a 291,69 e la domanda va presentata all’INPS tramite il sito oppure tramite CAF o patronati. La ragione di questo bonus è proprio quella di risarcire la famiglia per il danno che riceve dal mancato inserimento del figlio nella vita scolastica ed in generale dal mancato inserimento nelle attività tipiche della sua età che sono importanti per crescere. Ecco perchè sono proprio questi i fattori che concretamente la commissione medica INPS dovrà valutare unitamente alla patologia.
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