Il bonus da 200€ che ha fatto tanto parlare di sé torna finalmente in più date e più appuntamenti e triplica per arginare la stangata del gas.
Vediamo cosa sta succedendo. Le famiglie italiane sono sempre più in difficoltà a causa di stipendi sempre più precari e di una logica del mercato del lavoro predatoria e delinquenziale.
Ovviamente anche l’inflazione gioca un ruolo pesante, essendo ormai arrivata all’8% e di conseguenza una sola erogazione del bonus da 200 euro sarebbe stata troppo poco.
Infatti se è vero che il bonus era stato molto apprezzato al suo primo apparire è vero anche che troppi avevano polemizzato sul fatto che un asola erogazione del bonus fosse troppo poco contro la forte inflazione.
Ecco allora che il bonus ritorna su più mensilità e spunta anche la versione maxi, triplicata per le bollette. Innanzitutto il bonus da 200 euro torna a settembre per le partite iva. Infatti gli autonomi dovranno attendere la data ufficiale del click day per poter fare domanda al proprio ente previdenziale di riferimento. Fatto questo sarà importante nella domanda specificare che non lo si è già richiesto ad un altro ente previdenziale o come lavoratore dipendente.
Anche ad ottobre e novembre torna il bonus 200 euro perchè tante categorie erano state escluse ma purtroppo tante lo sono ancora oggi. Infatti se la delicata categoria dei lavoratori domestici oggi è tra quelle che possono avere il bonus tra ottobre e novembre è anche vero che le casalinghe ed i disoccupati non lo avranno mai è questo fa salire la rabbia della gente per quello che riguarda la mancanza di un Reddito di Base Universale, che non lasci indietro nessuno.
Ma come sappiamo la stangata più forte c’è proprio sulle terribili bollette della luce e del gas. Proprio per questo il governo mette in campo un aiuto innovativo su questo fronte fondamentale. Le bollette di luce e gas di settembre ed ottobre saranno una stangata e così vengono confermati il bonus bolletta ma arriva anche il bonus in busta paga da 600 euro. Proprio tre volte il famoso bonus. Questa è la cifra che i dipendenti potranno avere nella loro busta paga a discrezione del datore di lavoro ed esentata dalle tasse.
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