Andare in pensione è il sogno di tantissimi italiani ma teoricamente andare in pensione non è così semplice.
Ma vediamo come l’attuale normativa offre molte porte d’uscita dal lavoro e che possono essere anche molto convenienti.
Infatti oggi come oggi tante persone già a 60 anni vorrebbero andare in pensione ma temono di non poterlo fare. L’attuale normativa in linea di principio prevede che si possa andare in pensione soltanto a 67 anni e con 20 anni di contributi.
Quindi in teoria se non si hanno queste due situazioni in pensione non si si può andare.
Però l’attuale normativa permette di uscire prima dal lavoro grazie ai contributi volontari o da riscatto. In linea di principio un lavoratore può andare in pensione già a 62 anni se ha versato abbastanza contributi volontari nel corso della sua vita o se ha sfruttato quelli da riscatto. Cerchiamo di capire come funziona questa opportunità. Innanzitutto versare i contributi volontari non è qualcosa di così automatico. Per versare i contributi volontari c’è bisogno di essere autorizzati dall’INPS. Questo significa che il lavoratore non può versare i contributi volontari quando vuole ma deve avere avuto un apposita autorizzazione.
Infatti secondo l’attuale normativa può versare i contributi volontari solo che abbia almeno cinque anni di contributi già versati. Il vantaggio dei contributi volontari è che evitano i buchi contributivi. Infatti può capitare che nel corso della carriera si siano dei buchi contributivi, ma con il contributo volontario questi possono essere colmati e non andare a penalizzare la pensione di domani. Ma sono molto importanti anche i contributi da riscatto. Per esempio un caso fondamentale di contributi da riscatto è il riscatto della laurea. Con il riscatto della laurea si possono avere i 5 anni del corso di laurea conteggiati come contributi. Tra l’altro proprio sul riscatto della laurea potrebbe esserci una vera e propria rivoluzione.
Infatti il presidente dell’INPS Pasquale Tridico ha dichiarato di essere favorevole a che nella prossima riforma delle pensioni il riscatto della laurea sia addirittura gratuito. Dunque se dovesse passare questa riforma e molti lo giudicano probabile, anche in Italia come avviene in altri paesi, il riscatto della laurea sarebbe completamente gratuito per il lavoratore e i contributi relativi sarebbero versati all’INPS. Quindi i contributi volontari e i contributi da riscatto possono essere uno strumento prezioso per avvicinarsi alla pensione perché consentono di avere un numero maggiore di anni contributivi e quindi possono abbassare proporzionalmente l’età pensionabile.
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