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I ricchi brindano alla disoccupazione dei poveri: borsa USA si impenna grazie al maggior numero di disoccupati

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Salvatore Dimaggio

C’è un qualcosa che accade in borsa e che non è noto ai più, ma che è di un cinismo spaventoso.

Chi non segue le dinamiche della borsa chiaramente ignora questo fenomeno e forse sarebbe meglio che continuasse ad ignorarlo perché è veramente sconfortante.

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Bisogna infatti sapere che negli Stati Uniti vengono pubblicati dei report a cadenza regolare nei quali si monitora lo stato della disoccupazione nel paese.

Brindare alla povertà

Qualcosa del genere viene fatto un po’ in tutto il mondo.

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Infatti in tutti i paesi del mondo regolarmente vengono pubblicati dei dati sul numero di disoccupati effettivamente presenti. E’ veramente brutto rendersene conto ma ogni volta che i dati sulla disoccupazione negli Stati Uniti denunciano un aumento dei disoccupati stessi, la borsa festeggia. Al contrario, quando il numero dei disoccupati diminuisce, la borsa accusa un vero e proprio colpo. Questo comportamento è legato alle mosse della banca centrale degli Stati Uniti, la Federal Reserve. Infatti se il numero dei disoccupati è più elevato la Federal Reserve probabilmente farà scelte più accomodanti per quello che riguarda i tassi e in generale per quello che riguarda la politica economica.

Se aumenta la disoccupazione la Fed è più amichevole

Invece se il numero dei disoccupati è basso la Federal Reserve metterà in campo politiche più restrittive e che quindi finiranno per penalizzare anche i mercati finanziari e le aziende quotate in borsa. Questo significa che puntualmente quando vengono pubblicati i dati relativi alla disoccupazione negli Stati Uniti, i mercati finanziari li attendono sempre al varco. Se questi dati parlano di un deprimente scenario di disoccupazione diffusa ecco che la borsa si impenna e comincia ad aumentare le sue quotazioni. Se invece il numero dei disoccupati diminuisce ecco che la borsa comincia ad essere sottotono.

Come funziona

Sostanzialmente quello che la Banca Centrale fa per cercare di rispondere alla disoccupazione fa sostanzialmente a beneficio delle ricche aziende di Wall Street. E’ tutto da dimostrare che le politiche economiche della Banca Centrale Americana aiutino effettivamente i disoccupati ma sicuramente la disoccupazione porta tanto denaro nelle casse delle aziende quotate in borsa. Molti economisti sottolineano come tutto il meccanismo della finanza internazionale si risolva (per buona parte) in una complessa macchina che toglie reddito e toglie ricchezza ai più poveri e attraverso tutta una serie di diversi rivoli la porta verso i più ricchi.

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