Ormai il Governo ha deciso ufficialmente di razionare il gas.
Da mesi su I Love Trading vi mettevamo in guardia su questa eventualità che all’inizio poteva sembrare addirittura una misura esagerata, ma ormai il razionamento del gas è una vera e propria decisione del governo.
Sostanzialmente in tutta Europa ci si sta muovendo verso il razionamento del gas e così farà anche l’Italia.
Razionamento e coprifuoco
Dunque per i cittadini è una doppia stangata perché non solo luce e gas costeranno veramente uno sproposito ma si sarà costretti anche al razionamento e arrivano anche le multe.
Vediamo di capire che cosa sta succedendo. Fin da quando è cominciato il problema dell’Ucraina gli esperti hanno detto che si sarebbe potuti arrivare al razionamento del gas perché Putin avrebbe duramente reagito ai pacchetti di sanzioni dell’occidente. Infatti tanti Italiani erano contrari ai pacchetti di sanzioni nei confronti della Russia proprio perché temevano il contraccolpo sulle bollette. Adesso il razionamento è puntualmente è arrivato.
Come funziona e i controlli che si rischiano
Ormai in tutta Europa ci sarà il razionamento. Il razionamento funzionerà sostanzialmente così: i termosifoni andranno abbassati di un grado e le attività commerciali dovranno addirittura subire il coprifuoco. Ma è anche l’illuminazione della città ad essere colpita dal razionamento. Infatti le città saranno decisamente più al buio per consentire un 40% in meno di illuminazione. Su questo sito vi abbiamo molto spesso sottolineato come l’acquisto di stufe a legna, a pellet oppure a particolato potesse essere effettivamente una svolta di grande economia.
Le nuove regole
Ma vediamo cosa saranno costretti a fare gli italiani e soprattutto a quali duri controlli saranno tenuti. Il governo si sta orientando per un abbassamento dei termosifoni da 20 gradi a 19°c. Ma sarà soprattutto il tempo il fattore determinante. Infatti i caloriferi saranno accesi 15 giorni dopo e verranno spenti una settimana prima. Tuttavia queste stangate non riguardano soltanto gli uffici pubblici e quelli privati ma riguardano anche le abitazioni private. Infatti ogni regione stabilisce una data di accensione oppure di spegnimento.
Cosa fare per evitare controlli
Di norma sono prima le regioni del nord a cominciare ad accendere il riscaldamento e poi arrivano quelle del Sud che chiaramente beneficiano di temperature più miti. Ma quest’anno il periodo di accensione dei termosifoni sarà spostato in avanti di addirittura 15 giorni. I termostati dovranno essere a 19 gradi ma soprattutto per un’ora del giorno dovranno essere spenti, o meglio, il loro periodo di accensione dovrà ridursi di un’ora. I controlli saranno molto forti per quello che riguarda gli uffici e specialmente quelli della pubblica amministrazione. Per quanto concerne le case private i controlli non è ancora chiaro come saranno effettivamente fatti, ma attenzione perchè queste regole si applicano anche alle abitazioni private. Tuttavia i prezzi di energia e gas saranno così alti che le famiglie saranno spronate autonomamente al risparmio.