Ecco cosa potrebbe accadere in Italia se dovesse diventare davvero legge la proposta di Forza Italia di aumentare le pensioni minime a 1000 euro
A seguito della caduta del governo Draghi, il presidente della Repubblica ha indetto nuove elezioni, fissate al 25 settembre. Dunque, manca più di un mese alla prossima tornata elettorale che deciderà gran parte del futuro del Paese, da qui ai prossimi 5 anni e i cittadini dovranno quindi esprimersi (potendo comunque scegliere l’estensione) riguardo le loro preferenze politiche.
Con l’avvicinarsi del giorno del voto, quindi, i partiti stanno scaldando i motori per quella che sarà una campagna elettorale molto difficile. Tuttavia, molte forze hanno già annunciato alcune interessanti proposte, tra cui Forza Italia. In questo articolo cerchiamo di capire cosa potrebbe accadere in Italia se dovesse diventare davvero legge la proposta di Forza Italia di aumentare le pensioni minime a 1000 euro.
Ecco cosa potrebbe accadere in Italia se l’aumento delle pensioni minime dovesse diventare legge
Forza Italia, con il suo leader storico, Silvio Berlusconi, è stata una delle prime forze politiche ad avanzare una proposta per la prossima campagna elettorale. Non è un caso, infatti, che il primo annuncio del Cavaliere riguardasse i pensionati, bacino elettorale molto vicino al partito. Con un video in stile 1994, Silvio Berlusconi ha infatti annunciato l’intenzione di voler aumentare gli assegni pensionistici di base a 1000 euro.
Una scelta che ha causato scalpore, critiche ma anche un effetto molto desiderato all’ex Presidente del Consiglio: avere un ruolo importante in queste elezioni. Ma cosa potrebbe accadere in Italia se l’aumento delle pensioni minime, proposto da Forza Italia, dovesse diventare legge per davvero? In questo articolo cerchiamo di capirlo.
Secondo i calcoli effettuati dall’Osservatorio dei conti pubblici italiani, a cui a capo si trova Carlo Cottarelli, la misura costerebbe alle casse dello Stato circa 31 miliardi di euro, con circa 6 milioni di persone coinvolte. Una cifra particolarmente onerosa che rende pressoché difficile una sua concreta attuazione, almeno al netto di modifiche.
Secondo i dati forniti dall’Inps, i pensionati che hanno un reddito entro il trattamento minimo sono circa 2,1 milioni, mentre coloro fino a due volte il trattamento minimo circa 3,8 milioni. Dunque, un aumento delle pensioni minime per questa categorie farebbe salire a circa 31,2 miliardi l’onere dello Stato.