I controlli del fisco sono cambiati completamente ed oggi si concentrano proprio sulla vita di tutti i giorni della gente.
Comprare un’auto o fare una spesa che non appaia in linea con la propria situazione economica può essere estremamente rischioso per i cittadini.
Vediamo di capire che cosa sta succedendo e come evitare rischi. Da quando l’Agenzia delle Entrate usa dei potenti algoritmi che sfruttano l’intelligenza artificiale tutto è cambiato per quanto concerne le spese dei consumatori.
L’auto nuova può essere un problema
Teoricamente quando si compra un’auto si guardano tante cose ma sicuramente non si va a pensare a non indispettire il fisco.
Questo può sembrare qualcosa di assolutamente scontato eppure oggi non è più così. Ma lo stesso vale per la spesa che globalmente si fa nell’arco del mese. Se un cittadino acquista un’auto che appare non in linea con la sua situazione economica questo viene immediatamente evidenziato dagli algoritmi del fisco. Il fatto è che gli algoritmi del fisco tra i quali spicca la famosa intelligenza artificiale vera hanno proprio il compito di scoprire qualsiasi elemento che possa far pensare ad una dichiarazione dei redditi fasulla da parte del cittadino.
Gli algoritmi e la spesa del supermercato
Quindi comprare un’auto molto costosa significa sostanzialmente dire al fisco che è molto probabile che si abbiano degli introiti non dichiarati. Ma cominciare a spendere in modo dissennato può mandare lo stesso identico messaggio al fisco. Gli algoritmi dell’intelligenza artificiale Vera infatti cercano proprio di scoprire dietro le fredde cifre delle proprie spese che cosa si nasconde e che cosa vogliono dire relativamente relativamente al reale tenore di vita del contribuente. E’ vero che la prima cosa ad essere monitorata è il conto in banca ma il conto in banca viene incrociato con le spese di tutti i giorni e con le grandi spese come l’acquisto di un’automobile.
Ciò che non quadra fa partire la stangata
Quindi se anche i movimenti sul conto in banca appaiono sostanzialmente regolari ma poi ci sono spese decisamente non in linea con quanto dichiarato al fisco, ecco che questo è un tipico comportamento che può far insospettire prima gli algoritmi e poi i funzionari dell’Agenzia delle Entrate. In sostanza lo scopo dell’intelligenza artificiale è proprio quello di verificare che i vari aspetti della vita del contribuente siano per così dire proporzionati tra loro dal punto di vista economico. Se non lo sono, evidentemente qualcosa non va e gli accertamenti potranno essere anche molto pesanti.