L’Agenzia delle Entrate opera una vera e propria rivoluzione per quello che riguarda il bonus facciate.
Come sappiamo il bonus facciate vale il 60%, ma in teoria non dovrebbero rientrare gli infissi e nemmeno i portoni.
Il bonus facciate è uno di quei bonus fortemente avversati dal governo Draghi. Infatti il governo Draghi ritiene che sui bonus casa ci siano troppe frodi e troppi problemi.
La novità sul bonus facciate
Proprio per questo il bonus facciate nel 2022 è sceso dal 90% a soltanto il 60% e con il 2023 finirà del tutto.
Anche gli altri bonus casa sono nel mirino del Governo e quindi sorprende che l’Agenzia delle Entrate abbia addirittura esteso il bonus facciate in alcuni casi anche ad infissi e portoni. Come sappiamo anche il superbonus 110% è nel mirino e il governo è sempre estremamente preoccupato della cessione dei crediti che ritiene un vero e proprio bubbone in grado di generare frodi incontrollabili. Quindi l’intervento dell’Agenzia delle Entrate che va a sostenere che infissi e portoni possono essere agevolabili al 60% con il bonus facciate è sicuramente qualcosa da capire.
Una svolta imprevista
L’Agenzia delle Entrate risponde alle istanze di interpello. Proprio tramite le istanze di interpello l’Agenzia delle Entrate fornisce delle interpretazioni che in alcuni casi vanno a modificare anche profondamente la legge. Recentemente l’Agenzia delle Entrate ha risposto proprio ad un interpello che va ad incidere proprio sulla questione degli infissi e dei portoni. L’Agenzia delle Entrate con la risposta numero 352 proprio nel mese di giugno ha fatto un chiarimento molto particolare sul bonus facciate. Il fatto è che proprio con il chiarimento del 28 giugno l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che quando il portone o l’infisso abbiano una tale fattura da essere sostanzialmente un elemento decorativo ed ornamentale possono rientrare nel bonus facciate.
Anche infissi e portoni
In questo caso era stata proprio una chiesa a chiedere se un portone che aveva chiaramente una funzione ornamentale poteva rientrare nel bonus facciate. Il portone di questa chiesa era enorme perché misura addirittura 50 metri quadri ma di questi soltanto 12 sono un vero e proprio ingresso e il resto è puramente ornamentale. L’Agenzia delle Entrate ha risposto che in questo caso infissi oppure portoni possono rientrare nel bonus facciate e quindi questo chiaramente rappresenta un elemento fortemente innovativo. Certamente non è semplice andare a interpretare di volta in volta quando infissi e portoni siano ornamentali e quando no. Il caso di questa chiesa sicuramente è molto particolare comunque sia questa nuova risposta è certamente interessante.