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Inflazione o recessione: il dubbio amletico delle banche centrali mette in ginocchio i cittadini

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Salvatore Dimaggio

Le banche centrali sono sempre più dubbiose sul percorso da seguire.

Da una parte bisogna evitare che l’inflazione peggiori ma dall’altra bisogna anche evitare il pericolo della recessione che potrebbe mandare a gambe all’aria l’economia mondiale.

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Cerchiamo di capire cosa sta succedendo e quali sono i rischi. Durante la pandemia di covid le banche centrali hanno tenuto i tassi di interesse a zero per poter favorire la ripresa economica.

Il dubbio delle banche centrali

Infatti la produzione mondiale era in gran parte bloccata durante la pandemia di covid ed il modo migliore per farla ripartire era tenere i tassi a zero.

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I tassi a 0 sono una condizione ideale per l’economia e infatti questo ha fatto ripartire con slancio sia la borsa che l’economia reale. Si è trattato quindi di una mossa d’emergenza che però ha funzionato. Il problema è che i tassi a zero sono stati mantenuti troppo a lungo e questo gettato le basi per la fortissima inflazione. L’inflazione non è stata causata soltanto dalle banche centrali ma anche dalla ripresa disordinata della produzione.

Inflazione e recessione

La produzione industriale ha ricominciato a marciare ma tante materie prime non erano ancora disponibili e chiaramente i loro prezzi hanno cominciato a crescere. Tuttavia la colpa che oggi molti attribuiscono alle banche centrali non è stata tanto quella di tenere inizialmente i tassi a zero ma di non averli aumentati non appena questa misura estrema poteva essere almeno in parte revocata. Infatti anche quando è cominciata l’inflazione elevata le banche centrali non hanno fatto nulla e hanno continuato a sostenere che l’alta inflazione fosse un fenomeno banale e transitorio. Per mesi le banche centrali avrebbero potuto aumentare i tassi ma hanno continuato a tenerli a zero e questo ha fatto aumentare l’inflazione fino all’attuale 8% italiano. Insomma si è creata un’inflazione altissima è soltanto qualche mese fa le banche centrali hanno deciso di alzare nuovamente i tassi. Secondo molti osservatori l’aumento dei tassi è stato tardivo e troppo blando.

La bolla immobiliare

Tuttavia il problema è che proprio aumentando i tassi le banche centrali rischiano di far sprofondare l’economia mondiale in recessione. Già oggi ci sono tanti segni che fanno pensare alla recessione. Il timore manifestato da tanti è che l’aumento dei tassi possa portare contemporaneamente la recessione economica ma anche una sorta di scoppio della bolla immobiliare. Quindi oggi il rischio è che arrivino contemporaneamente recessione e anche alta inflazione. Insomma per l’economia mondiale potrebbero profilarsi degli anni veramente durissimi e già in autunno la situazione economica per l’Italia potrebbe diventare più pesante.

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