Ecco cosa accade con il Superbonus 110% in caso di cessione dei crediti ad un parente. Ecco come funziona
Il 25 settembre ci saranno le elezioni politiche che eleggeranno il nuovo parlamento italiano, il quale avrà un nuovo governo. Quello attuale, intanto, è stato spesso al centro delle polemiche per quanto riguarda un tema particolarmente controverso: il Superbonus 110%.
Il primo ministro dell’attuale governo, Mario Draghi, si è sempre pronunciato fin da subito contro le modalità con cui è stato scritto il provvedimento relativo al Superbonus 110%. In particolare, sotto i riflettori ci è finita la questione delle banche e della cessione del credito, per cui il governo è intervenuto attivamente. Ecco, quindi, cosa accade con il Superbonus 110% in caso di cessione dei crediti ad un parente.
Cessione dei crediti ad un parente? Ecco cosa accade con il Superbonus
Dopo mesi di indecisioni, provvedimenti e polemiche attorno al provvedimento del Superbonus 110%, si è arrivati ad un punto di svolta per quanto riguarda il numero della cessione del credito. Tuttavia, ci sono ancora molti punti di domanda: sono infatti in molti a chiedersi se è possibile la cessione dei crediti ad un parante anche con il Superbonus 110%.
Coloro che sono interessati ad accedere a questa opzione devono sapere che la cessione dei crediti ad un parente è possibile. Tuttavia, questo può avvenire nel caso in cui le persone che acquisiscono i crediti li utilizzeranno poi in compensazione riguardo il pagamento di contributi e imposte.
Proprio su questo tema, è stata la stessa Agenzia delle Entrate a spiegare qual è il modo migliore per utilizzare il credito del Superbonus 110% o di altri bonus, nel caso in cui si decida di cederlo ai parenti. Secondo l’articolo 121 del Decreto Rilancio, infatti, i crediti d’imposta relativi al Superbonus e ad altri bonus edilizi possono essere utilizzati in compensazione.
È possibile quindi usufruire del credito d’imposta mediante la stessa ripartizione nelle quote annuali con le quali la detrazione sarebbe stata utilizzata. È possibile anche utilizzare la stessa quota di credito d’imposta negli anni seguenti.
Dunque, la cessione del credito nei confronti di parenti potrà essere utilizzata da quest’ultimi in compensazione, attraverso l’utilizzo del modello F24. Questo servirà al pagamento dei contributi e delle imposte versate.