Il problema delle tensioni sociali risulta sempre più forte nelle analisi di vari esperti ed economisti internazionali.
Infatti il mondo va verso una severa recessione economica proprio mentre l’inflazione è altissima.
L’inflazione in Italia è all’8% teoricamente ma in realtà quella percepita dagli italiani ha superato il 9%. Sono cifre terribili per le famiglie e per le imprese.
Questo scenario in Italia poi arriva a coesistere con la forte stangata sul gas. Infatti per le famiglie e per le imprese l’aumento continuo dei costi del gas e dell’energia è veramente terribile.
Le famiglie non ce la fanno più ad andare avanti e sempre più famiglie stanno avendo difficoltà a pagare le bollette ma anche per le aziende il rischio è concreto. Infatti secondo molti analisti tante aziende rischiano di chiudere con questi terribili costi energetici. Il costo della vita che aumenta sempre di più dunque rischia di mettere in ginocchio le famiglie ma rischia anche di fare impennare la disoccupazione.
Per contrastare la forte inflazione la Banca Centrale Europea deve aumentare i tassi e deve anche varare delle misure contro lo spread. Ma come sappiamo la Germania ed altri paesi europei chiedono forte rigore all’Italia sul fronte dei conti. Quindi il prossimo governo italiano si troverà a dover gestire la necessità di fortissimi aiuti sociali insieme alle autorità europee che chiedono tagli e rigore. Si tratterà di una questione chiaramente non semplice da gestire anche perché per l’autunno prossimo, il gas dovrebbe essere aumentato davvero tanto e le riserve dovrebbero essere piuttosto scarse.
Molti economisti di fronte ad una situazione così dura stanno consigliando di ripensare alle fondamenta lo Stato Sociale perché lo Stato Sociale come è strutturato oggi non riesce a soccorrere i troppi italiani che finiscono in povertà e non riesce ad essere dunque utile a scongiurare forti tensioni sociali. Purtroppo in Italia il lavoro è pagato sempre di meno e la disoccupazione è sempre più forte. I numeri delle occupazioni in Italia sono fortemente drogati dal precariato. Infatti anche nelle regioni italiane dove sembra che i disoccupati siano relativamente pochi, in realtà i lavoratori sono lavoratori poveri e precari che vivono un’esistenza di ansia. Questi nuovi allarmi italiani per l’autunno sono certamente gradi ed importanti e toccherà al nuovo governo trovare soluzioni concrete.
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