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Spese mediche, ci sono 6.197.48 euro che puoi recuperare

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Edoardo Corasaniti

A volte arrivano anche buone notizie sul versante fiscale. E’ la volta delle spese mediche, possibili da detrarre nella dichiarazione dei redditi. Ma c’è qualcosa che devi sapere. 

Il documento di riferimento è la circolare 24/E che l’Agenzia delle entrate ha reso pubblica il 7 luglio 2022 e ha usato, tra le altre cose, per redigere una guida utile agli sconti fiscali, ossia alle spese che il contribuente può dedurre dai redditi dichiarati.

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La medesima circolare disciplina, insieme alla 28/E del 25 luglio 2022, l’insieme dei documenti che il contribuente deve esibire per accedere alle diverse agevolazioni – tra le quali il Superbonus 110% – per l’efficientamento energetico e l’adeguamento ai principi antisismici degli immobili.

Quali documenti servono

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Per compilare la dichiarazione occorre che vengano esibite ogni forma di reddito, ossia: Reddito da lavoro dipendente (o assimilabile); Reddito da attività assimilabili al lavoro autonomo; Compensi da lavoro autonomo non derivanti da attività professionale; Redditi da locazioni brevi; Redditi diversi. Tutte queste informazioni sono riconducibili alla Certificazione unica (Cu) mentre i redditi di capitale necessitano dell’opportuna certificazione (Cupe). Le spese detraibili sono descritte negli articoli 15, 16 e 16 bis del Testo unico delle imposte sui redditi (Tuir) e non possono essere sottratte per intero dall’imposta lorda, ogni tipologia di spesa risponde a logiche di detrazioni differenti, normalmente espresse in termini percentuali.

Come si posso detrarre le spese mediche

Per potere accedere alla detrazione del 19% delle spese, il contribuente deve superare la soglia di 129,11 euro annui destinate alla salute. Si tratta di fatto una franchigia. Chi dovesse avere speso meno di tale importo non ha diritto a detrazioni. Vanno considerate anche le spese sanitarie relative a familiari fiscalmente a carico ma anche quelle sostenute in favore di familiari i quali, pure non essendo a carico del contribuente, hanno diritto all’esenzione dal ticket. L’importo massimo detraibile è di 6.197.48 euro. Le necessità lessicali burocratiche possono disorientare il cittadino, per questo motivo va specificato che la distinzione tra “spese mediche generiche” e “spese mediche specialistiche” è mirata a stabilire quali spese siano riconducibili a portatori di handicap (così come da articolo 10 Tuir). Possono essere dedotte le spese relative a: prestazioni rese da un medico generico (comprese quelle di medicina omeopatica); acquisto di medicinali da banco e/o con ricetta medica (anche omeopatici); prestazioni specialistiche; analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni, terapie; prestazioni chirurgiche; ricoveri per degenze o collegati ad interventi chirurgici; trapianto di organi; cure termali (escluse le spese di viaggio e soggiorno); acquisto o affitto di dispositivi medici/attrezzature sanitarie, comprese le protesi sanitarie; assistenza infermieristica e riabilitativa; prestazioni rese da personale in possesso della qualifica professionale di addetto all’assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale esclusivamente dedicato all’assistenza diretta della persona

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