Ecco lo strumento che non conoscevi e che ti permetterà di riavere indietro i soldi spesi per mutuo e spese mediche: come fare
Con la circolare 24/E l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una guida utile ai contribuenti per accedere agli sconti fiscali nel momento della dichiarazione dei redditi. In questo periodo di grave crisi economica, infatti, è sempre molto utile saper come risparmiare, e conoscere i metodi migliori per ammortizzare può fare la differenza.
In questo modo, infatti, il cittadino che soddisfa determinati requisiti potrebbe avere la possibilità di accedere a particolari detrazioni fiscali in fase di dichiarazione dei redditi. Ecco, quindi, lo strumento che non conoscevi e che ti permetterà di riavere indietro i soldi spesi per mutuo e spese mediche: come fare.
Se il contribuente intende recuperare soldi spesi per le proprie spese sanitarie può valutare di accedere ala detrazione del 19%. Tra i requisiti richiesti vi è il fatto che il contribuente abbia speso più di 129,11€ per le spese sanitarie, incluse quelle per familiari a carico o per familiari non a carico, ma che hanno diritto all’esenzione ticket. È possibile detrarre un importo massimo di 6.197.48€.
Tra le altre, è possibile detrarre spese come quelle relative all’acquisto di medicinali da banco, a prestazioni specialistiche o analisi e indagini radioscopiche, acquisto di dispositivi medici e assistenza infermieristica. Inoltre, possono essere detraibili spese relative a ricoveri, interventi chirurgici e donazioni di organi.
Oltre alle spese sanitarie, il cittadino ha la possibilità, sempre in ottica di dichiarazione dei redditi, di recuperare una parte di soldi relativi al mutuo. È possibile, infatti, detrarre il 19% degli interessi passivi, gli oneri accessori e delle quote di rivalutazione.
Il cittadino che ha stipulato un mutuo potrà procedere alla detrazione relativa alla commissione ricevuta dagli istituti di credito, agli oneri fiscali e all’intero importo delle somme versate a seguito della variazione del cambio valuta. Inoltre, pur essendoci alcuni limiti relativi allo scopo dell’immobile per cui è stato fatto il mutuo interessato, il contribuente, tra le altre cose appena elencate, potrà detrarre la penalità relativa all’estinzione del mutuo.
Non potranno invece essere detratte le imposte di registro, così come l’Iva e le imposte ipotecarie e catastali; le spese effettuate per l’assicurazione dell’immobile e per i servizi resi dal notaio. Inoltre, non sono deducibili le spese relative all’incasso delle rate del mutuo.
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