Buone notizie per chi gode della pensione. Qualcosa sta per cambiare e questa volta non sono problemi a carico di chi lavora.
Assegno della pensione più alto per venire incontro agli aumenti legati all’inflazione. Lo ha comunicato il governo Draghi, spiegando ai sindacati di voler anticipare la rivalutazione delle pensioni che era prevista solo per gennaio dell’anno prossimo.
La domanda che si rincorrono in queste ore: Aumenterà l’assegno della pensione? Il presidente del Consiglio, Mario Draghi ha spiegato che la rivalutazione delle pensioni sarà anticipata al secondo semestre 2022. È una delle mosse allo studio. Non “voci” o “rumors” come si ipotizza, ma uno dei punti che il premier ha messo sul tavolo in occasione del nuovo incontro con i sindacati. Il Governo, dopo le dimissioni e l’indizione di elezioni anticipate al 25 settembre, è in carica per gli affari correnti. La caduta dell’Esecutivo ha stravolto i piani costringendo a rivedere le priorità. Da un alto c’è l’accelerazione sui provvedimenti che devono essere conclusi necessariamente entro precise scadenze, dall’altro c’è il blocco di importanti misure che il governo Draghi aveva intenzione di portare a termine entro la fine dell’anno. Tra i capitoli “di peso” ci sono proprio le pensioni. Vediamo quindi cosa sta succedendo e perché l’assegno potrebbe cambiare (in meglio) prima del previsto.
Pensioni, arrivano buone notizie dall’Inps
L’entità delle pensioni cambia nel tempo. C’è un meccanismo di rivalutazione cioè di adeguamento all’inflazione. Il tasso di inflazione su base annua del 2022 è stimato a oltre l’8%, mai così alta dalla metà degli anni ’80, questo significa – senza scendere nel dettaglio di calcoli e importi – che sostanzioso sarà anche l’adeguamento: assegni più alti quindi per aiutare chi incassa la pensione ad arrivare a fine mese.
La novità di oggi è che il Governo potrebbe anticipare la rivalutazione delle pensioni. Non si dovrebbe attendere il nuovo anno. La soluzione dovrebbe entrare nel nuovo decreto Aiuti, come spiegato dai sindacati al termine del vertice col Governo. “Confermo la volontà del Governo di non abbandonare i lavoratori, i pensionati, le imprese”, le parole di Draghi ai segretari di Cgil, Cisl e Uil e alla presenza dei ministri Franco, Giorgetti, Patuanelli, Orlando e Brunetta.
La reazione dei sindacati
“Hanno accolto una serie di nostre richieste. L’incontro di oggi dunque mi sembra vada sulla strada giusta”, ha affermato il leader Cgil Maurizio Landini. “L’entità e le quantità non ce le hanno ancora dette e saranno dentro il decreto – ha detto- però io annoto come aver deciso di ampliare i 200 euro di bonus a chi non ce l’aveva, anticipare la rivalutazione delle pensioni da gennaio a oggi e annunciare che allo studio c’è una ipotesi di aumento della decontribuzione per aumentare il netto in busta paga ai lavoratori sono tutte proposte che avevamo formalmente messo sul tavolo ed avanzato in questi mesi”.