Il bonus di 200 euro direttamente in busta paga ha rappresentato un bel regalo per milioni di italiani. E forse arriva il bis.
Nonostante la crisi politica e le urne anticipate, il governo guidato da Draghi è al lavoro sul Dl Aiuti bis che dovrebbe vedere la luce i primi giorni di agosto.
Com’è noto l’esecutivo è ormai agli sgoccioli e resta in piedi solo per gli affari correnti e per l’adozione degli atti urgenti. Nonostante il governo sia dimissionario però può emanare decreti legge. E d’altra parte se così non fosse non potrebbero essere prorogati gli sconti sulle bollette e i crediti di imposta per le imprese energivore. Insomma, la mancata adozione di nuove misure per fronteggiare il caro energia costerebbe molto caro agli italiani. Ci sono dunque ampiamente quelle condizioni di necessità ed urgenza per un decreto legge, anche con un governo limitato nella sua azione.
Bonus 200 euro di nuovo in busta paga. Come mai?
Un po’ a sorpresa nel decreto potrebbe trovare posto anche una proroga temporanea del bonus “una tantum”, ovvero i famosi 200 euro in arrivo nella busta paga di luglio. Il Sole 24 ore ha fatto capire di come una delle possibili novità del decreto potrebbe essere il rinnovo, solo per un altro mese, del bonus da 200 euro. Un’altra ipotesi in campo è quella di una riduzione dell’Iva sui beni di consumo. Il bonus, destinato a oltre 30 milioni di italiani, costerebbe 6,8 milioni di euro. Una somma importante. In ogni caso è d’obbligo usare il condizionale. Anche perché l’intesa tra i partiti è tutta da costruire. E anche l’esecutivo potrebbe avere dei dubbi nel varare un intervento così oneroso vista la sfiducia (non formale, ma politica) incassata dal parlamento. Insomma, non c’è nulla di deciso: per ora rimaniamo nell’ambito delle indiscrezioni.
Come ha funzionato il bonus dei 200 euro
In particolare, l’articolo 31 del decreto Aiuti disciplina che il bonus toccherà “previa dichiarazione del lavoratore di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18″. Dunque, per il ricevere il bonus 200 euro in busta paga, al lavoratore è richiesto di dichiarare al proprio datore di lavoro di non aver diritto al bonus già ad altro titolo: lavoratore autonomo occasionale, pensionato, ecc.