Tante novità sul bonus 200 euro: il bonus più atteso ma anche più controverso. Vediamo la svolta del Governo.
Come sappiamo il Governo Draghi è caduto ma finché non si si insedia il prossimo governo continuerà a svolgere le sue funzioni.
Vediamo cosa succede al bonus di 200 euro e come potrà diventare veramente ricco.
Esteso sino a fine anno
Fin da quando era stato proposto il bonus 200 euro aveva subito suscitato tante polemiche per il suo limite più grande: era erogato solo una volta.
Sicuramente l’idea del governo di offrire 200 euro contro l’inflazione piaceva agli italiani, ma erogarle una volta soltanto avrebbe avuto un effetto troppo blando sulla gente. Sin da subito si è parlato di estenderlo per due o cinque mesi. Ed il Governo sin da subito ha dimostrato sensibilità a questo. I sindacati avevano chiesto di renderlo fisso per sempre in busta paga ed il Governo ha trovato una soluzione di compromesso.
Fino a fine anno e poi taglio del cuneo fiscale
Secondo numerose indiscrezioni, l’idea del governo era quella di proporlo per cinque mesi. Insomma un bonus da 200 euro erogato fino a dicembre per congiungersi col taglio del cuneo fiscale del 2023. Infatti nel 2023 dovrebbe arrivare il tanto desiderato taglio del cuneo fiscale. Dunque in questo modo si avrebbe quasi dato al sindacato quello che chiedeva: un bonus 200 euro per sempre. Adesso che il governo è caduto le cose cambiano ma solo fino ad un certo punto. Infatti finché non si insedia il nuovo governo, l’esecutivo Draghi può continuare la sua opera e dunque la proposta di un bonus prorogato di 5 mesi può prendere corpo.
Rapportato all’inflazione
Il fatto è che lo scopo di questo bonus è proprio quello di accompagnare le famiglie in questo duro periodo di carovita. Siccome secondo gli esperti sicuramente l’alta inflazione durerà fino a fine anno e potrebbe anche peggiorare, non avrebbe alcun senso sospendere il bonus prima del taglio del cuneo fiscale. Sono molto nel governo a ragionare in questo modo e forse già con l’atteso decreto di agosto si dovrebbe assistere a questa rivoluzione. Tra l’altro nel decreto di agosto dovrebbe trovare posto anche il taglio dell’IVA sui beni di prima necessità.