Il reddito di cittadinanza può essere abolito e ci sono due vie attraverso cui questo può succedere.
Ma adesso c’è anche la luce verde della Corte di Cassazione. Vediamo che cosa sta succedendo. Il reddito di cittadinanza ha troppi nemici.
Sebbene sia l’unica misura italiana di contrasto della povertà e sebbene tante famiglie vivevano soltanto grazie a questo strumento, Per molti partiti politici questo è puro assistenzialismo.
Ora c’è anche la Cassazione a consentire la via verso l’abolizione
E’ soprattutto Matteo Renzi ma è anche il centrodestra a volere a tutti i costi l’abolizione del reddito di cittadinanza.
Dunque a settembre ci saranno le prossime elezioni che molto probabilmente saranno vite da una destra che non vede l’ora di cancellare il reddito di cittadinanza e con quei soldi varare misure diverse, soprattutto taglio delle tasse alle aziende. Ma adesso sul reddito di cittadinanza arriva una tegola pesantissima. Infatti per accelerare i tempi dell’abolizione del reddito grillino Renzi ha presentato un quesito referendario per l’abolizione del reddito.
Gli step per l’abolizione
Secondo Italia Viva, i 5 Stelle hanno creato un vero meccanismo di assistenzialismo e pertanto il 19 luglio 2022 il quesito referendario è stato proprio presentato in Corte di Cassazione e quindi adesso questa procedura per chiedere l’abolizione del reddito di cittadinanza può effettivamente partire. Quindi Matteo Renzi ed il suo collega Rosato hanno tolto il paletto che impediva il referendum di poter effettivamente interpretare gli italiani sul reddito di cittadinanza. Secondo Rosato e secondo Renzi il reddito di cittadinanza è stato soltanto un regalo ai 5 Stelle, non ha portato lavoro e ha portato a un’assistenzialismo che non conduce da nessuna parte.
La cassazione accetta il referendum
Quindi adesso con il deposito del referendum da parte della Cassazione effettivamente adesso il referendum può partire e quindi se si raggiungeranno i numeri il reddito di cittadinanza può essere cancellato per via referendaria. Ma anche se così non fosse il centrodestra quasi certamente salirà al governo ed avrà i numeri per cancellarlo. Per i beneficiari del reddito ovviamente si tratta di una situazione tragica. Perché la cancellazione del reddito non viene accompagnata dall’introduzione di qualche nuova misura di sostegno. La strada per ottenere nuove misure di questo genere è assolutamente diffcile. Quindi il referendum di Renzi da una parte e il prossimo governo di destra dall’altra hanno tutti i numeri per cancellarlo.