Potrebbe cessare il grande fastidio delle telefonate dei call center: ma la procedura non è così automatica. Ecco cosa bisogna sapere.
A breve potremo finalmente dire addio alle telefonate moleste che ci tartassano quotidianamente sul cellulare così come sul numero fisso di casa.
Il telemarketing, infatti, avrà vita breve se ci si iscriverà al registro delle opposizioni che sarà attivo entro il 27 luglio. Per iscriversi basterà controllare il sito internet registrodelleopposizioni.it e seguire la procedura per inserire qualsiasi numero telefonico, oppure inviando una mail a iscrizione@registrodelleopposizioni.it. Come detto, mancano ancora alcuni giorni all’attivazione, oggi la funzione non è ancora disponibile.
Il nuovo servizio, gestito dalla Fondazione Ugo Bordoni per conto del Ministero dello sviluppo economico, metterà finalmente un argine al fenomeno del telemarketing aggressivo e sanerà “una situazione che negli anni ha esasperato i cittadini, consentendo agli operatori che operano nel rispetto della normativa di esercitare la propria attività nei confronti degli utenti finali interessati alle offerte”, come riporta il comunicato pubblicato sul portale web. “Inoltre, la semplificazione delle procedure di accertamento delle violazioni dovrebbe favorire l’adeguamento alla nuova disciplina anche da parte di quei soggetti che finora hanno agito al di fuori della normativa nazionale”. Non che ce ne fosse bisogno, ma viene confermata la prassi alle telefonate moleste diventate ormai una consuetudine. Come ricorda Repubblica, le novità principali sono rappresentate dalla facilità di iscrizione secondo le procedure sopra menzionate mentre i numeri verdi a disposizione degli utenti saranno due, uno per il cellulare e uno per il telefono fisso.
Insomma, dopo anni una vera e propria rivoluzione dal momento che il registro impedirà agli operatori telefonate moleste a prescindere dalla nostra volontà: saranno cancellati tutti i consensi dati in precedenza per ricevere chiamate a scopo pubblicitario. Fino ad oggi, invece, il registro pubblico poteva contenere soltanto i numeri dell’elenco telefonico, non quelli privati che erano, e sono, oggetto di molestie telefoniche continue: bastava un consenso dell’utente, anche non voluto, per finire nella lista degli operatori telefonici che molto spesso utilizzano diversi numeri diversi per contattare i consumatori. Tecnicamente si può revocare il consenso ma l’iter è talmente complicato e tortuoso che spesso si lascia perdere. “Il telemarketing molesto è un danno a tutto il sistema. Può veicolare spesso truffe, di vario tipo, che possono colpire soprattutto i soggetti più fragili. Mina poi la fiducia dei consumatori nei confronti di queste chiamate, danneggiando le aziende oneste e il mercato in generale”, hanno spiegato gli esperti a Repubblica.
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