L’assegno unico universale è stata una vera rivoluzione nel mondo delle erogazioni per la famiglia.
Ma è importante tenere presente date e novità. Non tutti amano l’assegno unico.
E’ vero che per le famiglie con figli a carico è un bell’aiuto sociale. Ma è vero anche che ha cancellato tutti i bonus preesistenti.
Date e novità
L’assegno unico è entrato in vigore dal 1 marzo del 2022 e subito sono scattate le polemiche.
Infatti gli italiani non hanno gradito la sparizione degli assegni famigliari e del bonus alla nascita da 800 euro. Ma nemmeno di tanti altri bonus ed aiuti. Eppure proprio sul fronte del bonus alla nascita da 800 euro è arrivata una notizia parzialmente positiva. Infatti per tutti i nati entro il 28 febbraio del 2022 si può ancora chiedere. Con l’arrivo dell’assegno unico quindi, tutte le erogazioni per la famiglia confluiscono in questo strumento parametrato all’ISEE ed al numero dei figli.
Le date importanti
In questo 2022 che è stato il primo anno dell’assegno unico le domande potevano essere presentate da gennaio ed anche ogni mese successivo. Tuttavia c’erano dei paletti infatti più tardi si presentava la domanda e meno mesi si ricevevano. In particolare entro il 30 giugno si ricevevano gli arretrati, dopo il 30 giugno si perdeva il diritto agli arretrati e si aveva solo l’assegno unico dal mese successivo a quello della domanda. Ma se arrivano altri bimbi nel nucleo familiare o se ci sono modifiche capaci di cambiare l’importo dell’assegno unico queste vanno celermente comunicate all’INPS.
Modifiche e rinnovo
Dunque se è vero che le modifiche vanno comunicate all’INPS è vero anche che il rinnovo non è automatico. Infatti all’inizio di ogni anno andrà nuovamente presentata la domanda per l’Assegno Unico in modo tale da godere della prestazione. La cosa positiva per il prossimo anno è che si vocifera di ulteriori aumenti. Infatti nel vasto dibattito sull’aumento del costo della vita, vari parlamentari hanno sostenuto che proprio l’assegno unico andrebbe aumentato ancora. In sostanza gli interventi di potenziamento delle buste paga potrebbero avere un riflesso anche per l’assegno unico. Dunque il rinnovo è all’inizio del prossimo anno ma resta valido il principio che se ci sono modifiche vanno comunicate durante l’anno.