Una situazione veramente pesantissima quella dei distributori di gas metano per le automobili.
Si parla di chiusure da nord a sud e per gli automobilisti che hanno questo tipo di vetture potrebbe diventare difficile circolare.
Le associazioni di categoria lamentano una situazione assolutamente insostenibile. I prezzi del gas per le automobili sono aumentati di 8 volte rispetto all’anno scorso e continuare ad erogare questo tipo di servizio alle auto diventa impossibile.
Chiusure per i prezzi aumentati troppo
Come sappiamo l’inflazione e la guerra in Ucraina stanno diminuendo in modo drastico la quantità di gas che arriva in Italia.
Questo non soltanto determina una vera e propria stangata sulle bollette degli italiani ma determina anche un aumento fortissimo del prezzo del gas per auto erogato alla pompa di benzina. Fino a questo momento le auto a metano risultavano particolarmente economiche rispetto alle altre. Oggi però fare un pieno di gas alla propria vettura è diventato molto più costoso. Ma il problema è soprattutto per i benzinai che con questi prezzi non riescono più ad erogare il servizio.
Chiusure inevitabili dei benzinai del metano
Le associazioni di categoria sono state molto chiare a riguardo. Già molti benzinai stanno riducendo l’erogazione di gas perché è diventata sconveniente ma tanti potrebbero proprio chiudere. Infatti con questi prezzi si rischia che i benzinai che erogano gli gas in Italia arrivino a preferire la chiusura piuttosto che vendere un gas che per loro è sconveniente. Il problema più forte ovviamente è per i tanti Italiani che hanno le auto a metano. Infatti per loro al momento circolare sta diventando davvero molto caro ma in futuro potrebbero avere seriamente difficoltà a trovare un distributore disponibile.
Rischio di auto ferme e di code interminabili ai pochi aperti
Secondo molti questo determinerà una situazione molto difficoltosa per questi automobilisti che rischiano di dover fare lunghi tratti per poter trovare un distributore e magari dovessi anche sorbire delle code interminabili. Sono gli effetti collaterali tanto dell’inflazione che della speculazione ma anche ovviamente della guerra in Ucraina.