Troppe critiche sono piovute negli ultimi mesi sul reddito di cittadinanza e alla fine è arrivata la norma che di fatto sterilizza il reddito di cittadinanza.
Tutte le polemiche di questi mesi sul fatto che i ristoratori non riuscissero a trovare camerieri sottopagati per i loro ristoranti è riuscita a fare breccia nella politica.
Il mondo politico si è convinto che il reddito di cittadinanza fosse una specie di misura di disincentivo al lavoro.
In realtà l’INPS ha chiarito numerose volte che il reddito di cittadinanza è una misura positiva che di fatto non ha mai ridotto la ricerca di lavoro in Italia.
Ad ogni modo ormai la cosiddetta legge spazza divani è diventata realtà. La legge spazza divani non cancella formalmente il reddito di cittadinanza (cosa che sarebbe impossibile). Tuttavia la legge spazza divani rende facilissimo perdere il reddito grillino. In sostanza con la nuova legge spazza divani per perdere il reddito di cittadinanza basta anche una chiamata diretta da parte di un datore di lavoro.
Dunque rifiutare un’offerta di lavoro diretta da parte di un imprenditore significherà automaticamente che questo rifiuto viene computato nel numero di quelli per perdere il reddito di cittadinanza. Non ha importanza che poi questa offerta di fatto sia ben poco utile al beneficiario del reddito di cittadinanza per riprendere a lavorare. Semplicemente rientra nel numero di quelle per prenderlo e di conseguenza perderlo diventa molto più semplice. Con questa norma sicuramente i beneficiari del reddito di cittadinanza vedono la loro situazione diventare molto più precaria.
Purtroppo questo accade proprio nel momento in cui l’aumento del costo della vita diventa più duro e proprio nel momento in cui il paese si sta avvicinando ad una dura recessione. Dunque sostanzialmente al posto di potenziare le misure sociali come stanno facendo gli altri paesi dell’Unione Europea temendo le dure conseguenze della recessione, in Italia si indebolisce quello che è l’unico strumento attualmente attivo di contrasto alla povertà. La delusione dei beneficiari del reddito di cittadinanza e del MoVimento 5 Stelle che lo aveva proposto chiaramente è grande. Tuttavia l’INPS sottolinea la positività di questo strumento e sottolinea come indebolirlo non sia affatto una via virtuosa.
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