Già si deve restituire il bonus 200 euro che per molti non è neppure ancora arrivato.
Una vera e propria bufera su questo bonus di cui si parla da tanto tempo ma che già sta sollevando troppe polemiche.
Il bonus €200 era stata accolta come una misura molto molto positiva da tanti Italiani.
Polemiche sulla restituzione
Era stato immaginato inizialmente come un atto di sensibilità da parte del governo per quanto riguarda la dura situazione dell’inflazione.
Tutto aumenta di costo in modo spropositato e così un piccolo aiuto di 200 euro una tantum sembrava l’inizio di una maggiore sensibilità. Ma oggi si parla già di rimborso ed effettivamente a quanto pare tanti dovranno rimborsarlo. Il bonus €200 non è ancora arrivato materialmente nelle tasche degli italiani che sono ancora invischiati nella burocrazia. Le partite IVA non hanno neppure ancora capito come ricevere i €200. Ma già si parla di restituzione. In sostanza gli italiani attendono con ansia il bonus 200 euro ed anzi sperano che possa diventare una misura che si ripeta nel tempo.
Chi dovrà restituirlo
I sindacati lo hanno richiesto con forza che il bonus 200 euro si riproponga ogni mese in busta paga. Ma le novità dal governo sono state veramente una doccia fredda. Cerchiamo di capire il perché. Il bonus 200 euro doveva servire a ristorare in parte gli italiani di tutti i danni causati dall’inflazione. Di conseguenza tantissimi avrebbero dovuto percepirlo. Ma l’Agenzia delle Entrate ma soprattutto l’INPS hanno gelato gli italiani. Infatti l’INPS nella circolare numero 73 del 24 giugno 2022 ha chiarito che in un certo senso il bonus da 200 euro va considerato come qualcosa di provvisorio. In sostanza i 200 euro entrano nelle tasche degli italiani ma solo provvisoriamente. Decisamente una notizia tremenda perché già faceva affidamento sui €200.
Come funziona il rimborso
In sostanza l’INPS potrà in qualsiasi momento rivalutare la domanda presentata per ottenere il bonus e richiedere la restituzione. Quindi anche dopo la consegna del bonus, l’INPS sulla base di sue valutazioni può in qualsiasi momento richiedere i 200 euro. Uno dei casi per esempio è quello di chi percepisce un reddito annuo superiore quello dei 35 mila euro. Se l’INPS dovesse rilevare qualcosa che le fa sospettare che la dichiarazione presentata è non in linea con questo parametro ecco che immediatamente scatterà la restituzione. Ma come funzionerà il rimborso? Questo ancora non è assolutamente chiaro e sicuramente ben presto si capirà come restituire i soldi all’Inps e chi dovrà concretamente farlo.