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Nuova tassa in arrivo: arriva la “tassa ingiusta”, Cottarelli anticipa quanto pagheremo

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Salvatore Dimaggio

Nuove stangate in arrivo sugli italiani, purtroppo.

La condizione delle famiglie italiane si sta facendo sempre più precaria.

ANSA

Cresce la rabbia sociale perché le tasse sono tante ma anche il costo della vita aumenta.

La nuova tassa ingiusta

Però se è vero che le tasse aumentano e aumentano anche le spese sono proprio gli stipendi ad essere veramente da fame.

Pixabay

In uno scenario del genere Cottarelli anticipa l’arrivo di una vera e propria tassa ingiusta. Va tenuto presente che l’Italia è il secondo paese in Europa per pressione fiscale e questo significa che da noi le tasse sono veramente altissime. Il primo paese per pressione fiscale è la Francia ma la Francia eroga aiuti sociali importantissimi in grado veramente di sostenere chi sia in difficoltà. Al contrario non esistono aiuti sociali in Italia e questo sta facendo sicuramente aumentare la tensione sociale. Ma vediamo perché Cottarelli parla dell’arrivo di una nuova tassa ingiusta.

Una stangata soprattutto per i più poveri

Il noto economista si riferisce alla forte inflazione. Infatti la forte inflazione è una vera e propria tassa che va a colpire soprattutto i più poveri. Infatti i più poveri non possono difendersi dall’inflazione attraverso appositi investimenti o beni rifugio: sono proprio le famiglie più povere che spendono in beni di prima necessità il poco che guadagnano. Ma con l’inflazione tutto questo ovviamente diventa più difficile e anche procurarsi i beni più essenziali diventa un problema.

Una condizione pesantissima per le famiglie italiane

L’inflazione oggi in Italia è all’8%, ma si stima che potrebbe anche aumentare. Se l’inflazione dovesse effettivamente crescere come molti economisti purtroppo temono le famiglie a non farcela più sarebbero un numero spropositato ed il governo probabilmente non saprebbe più come arginare lo scontento sociale. Cottarelli sostiene che l’inflazione potrebbe arrivare anche ad essere a doppia cifra e che quindi gli interventi delle banche centrali potrebbero rivelarsi anche inefficaci contro il duro aumento del costo della vita.

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