Il mondo potrebbe presto finire in una grave recessione economica.
Sempre più analisti e sempre più indicatori economici fanno pensare questo.
La fortissima inflazione sta duramente colpendo la produttività mondiale e tanti comparti e tanti paesi del mondo già dimostrano chiaramente segnali inequivocabili di un avvicinamento alla recessione economica.
Le banche centrali sono ondivaghe
Le banche centrali hanno il delicato compito di cercare di scongiurare contemporaneamente la recessione ma allo stesso tempo di circoscrivere i danni dell’alta inflazione.
Il problema è che la leva che devono muovere per intervenire sui due problemi è sempre la stessa ed è quella dei tassi. Aumentare i tassi può sicuramente raffreddare l’inflazione ed è quello che la Federal reserve sta già facendo e che la BCE ha promesso di fare. Tuttavia un aumento dei tassi significa anche accelerare il cammino verso la recessione economica. Il fatto è che le banche centrali non sembrano avere un’idea chiara di quello che dovranno fare. Questa situazione va avanti da tempo.
Il rischio della recessione
Infatti quando l’alta inflazione ha cominciato a manifestarsi tutte le banche centrali sono state unite nel dire che si trattava di un fenomeno transitorio e debole e che non c’era bisogno di fare nulla. Adesso con l’inflazione altissima sono tutte convinte che c’è bisogno di aumentare i tassi. Ma molti ritengono che quando si scatenerà la recessione economica faranno l’ennesima giravolta e si affretteranno ad abbassare di nuovo i tassi. Qualche autorevole esponente del board della banca centrale degli Stati Uniti ha già parlato di qualcosa del genere. Le politiche poco ferme delle banche centrali più che rassicurare i mercati e i grandi Player e dell’economia li stanno facendo innervosire sempre di più.
Una guida poco ferma
Molti danno ormai per scontato che ci avviamo verso una recessione unita ad un’alta inflazione e che le banche centrali non faranno altro che agire in ritardo in risposta a situazioni già consolidate. La percezione comune è che le banche centrali abbiano perso il controllo dell’economia dei rispettivi paesi e che non facciano altro che reagire in ritardo. Sicuramente il loro compito è estremamente complesso ma oggi sono fortemente in crisi di credibilità.