Si appesantiscono gli investimenti short che mirano a guadagnare da un vero e proprio tonfo dei listini europei.
Ma in effetti le prospettive sul vecchio continente sono veramente fosche.
Il coinvolgimento della nella guerra in Ucraina ha un costo pesantissimo per l’Europa e per l’Italia.
Guerra e povertà
L’aumento fortissimo del costo della vita mette in ginocchio le famiglie e le imprese.
Sono veramente tante le aziende che rischiano di non riuscire ad andare avanti con questi altissimi costi dell’energia. Ma oltre al problema delle materie prime energetiche in Europa si risente pesantemente anche dell’arrivo della recessione. L’economia europea è fragile e con la recessione sono tanti che si aspettano conseguenze pesantissime tanto sui mercati che nell’economia reale. Ma il vero problema che l’Europa ma soprattutto l’Italia non hanno mai affrontato e quello della povertà. Da questo punto di vista l’Italia è una vera e propria bomba ad orologeria.
L’Italia ha troppi poveri ma non li aiuta: bomba a tempo
Infatti l’Italia è il paese con più poveri di tutta l’Unione Europea. Paradossalmente però l’Italia è anche il paese che ha ha i minori aiuti per chi finisce in povertà. Dunque in Italia ad essere in povertà è una famiglia su 12 ma allo stesso tempo non ci sono aiuti per questi nostri concittadini. Tra l’altro ad essere attesa a breve è una vera e propria bomba migratoria. Infatti la carestia globale ma soprattutto la stretta sul grano imposta da Putin stanno affamando decine di paesi africani e si attende un’ondata migratoria letteralmente senza precedenti.
Le fragilità italiane
Ancora una volta il paese più esposto è come sempre l’Italia. Infatti i grandi flussi migratori dall’Africa finiscono inevitabilmente sulle coste italiane. Quindi il nostro paese si trova stretto nella morsa di una situazione economica particolarmente fragile, di una situazione sociale che potrebbe essere sul punto di esplodere e di tensioni migratorie che possono impennarsi. Dunque se l’Europa in generale va incontro ad una dura recessione è proprio l’Italia ad essere considerata particolarmente a rischio dagli economisti.