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Estate da incubo, carburanti alle stelle e acqua razionata: cosa sta per accadere

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Gianluca Merla

Si avvicina l’inizio di un periodo che ci regalerà un’estate da incubo a causa dei carburanti alle stelle e dell’acqua razionata

Il difficile momento che tutti noi stiamo vivendo potrebbe subire un ulteriore peggioramento a causa della situazione climatica che sta impattando sul nostro Paese. Dopo la mancanza di pioggia, infatti, il territorio italiano è colpito da una grave siccità che sta rendendo tutto più difficile.

(Ansa)

A breve, infatti, l’acqua nelle città italiane potrebbe essere calmierata a breve, in modo da risparmiarne quanto serve e diminuire il consumo. La crisi idrica che sta colpendo la totalità del nostro territorio, dunque, fa presagire orizzonti piuttosto complicati e difficili da affrontare.

Acqua razionata e mancanza di piogge, ecco cosa sta per accadere

La crisi delle piogge su tutto il territorio potrebbe apportare problemi non da poco per il nostro Paese. Si affaccia, infatti, la possibilità di vedere acqua razionata nella maggior parte dei Comuni italiani. Una situazione che inizia a preoccupare cittadini, istituzioni e imprese del nostro Paese.

“In alcune zone – ha riferito in un’intervista a Sky Tg24 Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile – non è escluso il fatto che il razionamento dell’acqua porti a una chiusura temporanea dei rubinetti anche nelle ore diurne. Bisognerà capire anche quali sono i segnali delle prossime settimane. Noi vediamo ancora grande carenza di acqua”.

Secondo i dati forniti dalla Protezione Civile, in Italia stiamo assistendo ad una situazione caratterizzata da un 40-50% di acqua piovuta in meno rispetto alla media degli anni scorsi. “Abbiamo avuto fino al 70% di neve in meno – dice l’esperto – abbiamo fiumi come il Po che ha portato acqua fino all’80% in meno”.

(ANSA/ALESSANDRO DI MARCO)

Sentendo le parole di Stefano Patuanelli, ministro delle Politiche Agricole, la dichiarazione dello stato di emergenza è questione di giorni: Penso che nelle prossime giornate, al massimo un paio di settimane – ha dichiarato a 24Mattino su Radio24 – avremo chiare le misure e potremo fare la dichiarazione dello stato di emergenza”.

Ad avere la priorità saranno gli usi civili, seguiti dall’abbeveraggio degli animali, dall’agricoltura e dalle industrie. Nel mentre è stato attivato il sistema nazionale sulla previsione delle ondate di calore del Ministero della Salute, in modo da monitorare ciò che ci attenderà a breve.

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