Il bonus di 200 euro rischia di portare alcuni rischi per alcuni lavoratori: ecco chi potrebbe avere problemi.
Qualcosa non funziona. Il bonus da 200 euro che dovrebbe arrivare nelle tasche di luglio potrebbe trasformarsi in un boomerang per diverse tipologie di lavoratori.
Soprattutto quelli dipendenti con contratto a tempo determinato. A farlo notare è ilSole24Ore che di fatto segnala alcune contraddizioni. Ad esempio si cita il caso di un lavoratore dipendente che nei primi 3 mesi dell’anno non ha superato la paga mensile di 2.600 euro mensili.
Un po’ di numeri per capire cosa accade con il bonus di 200 euro
Con il riconoscimento da parte dell’azienda della riduzione contributiva dello 0,8 per cento, il lavoratore sarebbe automaticamente beneficiario dei 200 euro. Ma di fatto, con un contratto in scadenza e una nuova assunzione a decorrere dall’1 luglio, potrebbe essere necessario che il lavoratore integri la sua dichiarazione con l’affermazione di aver beneficiato dello 0,8% in uno dei mesi del primo quadrimestre dell’anno in corso. Infatti il bonus è proprio legato a questa quota dello 0,8 per cento della riduzione contributiva. Ma il dipendente che cambia azienda dovrebbe mostrare al nuovo datore di lavoro le sue vecchie buste paga con inevitabile violazione della privacy.
Continuano i problemi: ecco le date
E ancora. A rischiare i 200 euro sono anche tutti quelli che vanno in pensione dal 30 giugno. La norma è chiara e fissa proprio con l’ultimo giorno del mese di giugno la decorrenza per i trattamenti pensionistici. A questo punto chi va via l’1 luglio si troverà senza un datore di lavoro che possa pagare il bonus in busta paga e senza l’Inps a versare la quota. La ragione? L’istituto di previdenza sociale riconoscerà il beneficio solo alle pensioni con decorrenza fino al 30 giugno. Insomma fate molta attenzione a cedolini e buste paga. L’1 luglio ci saranno sorprese.