Una situazione effettivamente molto dura quella sul Superbonus.
I soldi per il superbonus sono finiti ed il rifinanziamento da parte del Governo sicuramente non è semplice anche perché il governo non ama il superbonus.
Sono tante le ragioni per le quali l’esecutivo non ama molto il superbonus. Ma adesso arriva una circolare dell’Agenzia delle Entrate che davvero sta gettando nel panico tanti che hanno ricevuto i soldi grazie a questa misura.
I tre casi di restituzione del bonus
Infatti i tre casi i soldi andranno restituiti. Il fatto è che come dicevamo il governo considera in modo molto negativo il superbonus.
La maggior parte dei soldi sono andati a famiglie ricche mentre in questo momento il paese ha la necessità di aiutare i troppi poveri emersi con il covid e con l’inflazione e poi il bonus ha anche distorto il mercato immobiliare. Proprio per questi motivi l’Agenzia delle Entrate è particolarmente dura. Infatti con i 5,6 miliardi di frodi emerse proprio grazie al superbonus, l’Agenzia delle Entrate sa benissimo che la maggior parte dei cantieri sono stati gonfiati o letteralmente inventati dal nulla e di conseguenza con controlli approfonditi si può rientrare in possesso di tanti soldi erogati ingiustamente.
Fisco durissimo in questi casi
I controlli saranno particolarmente duri perché colpiranno non soltanto chi ha preso i soldi per il superbonus ma anche tutti quei soggetti che a vario titolo hanno aiutato in queste pratiche scorrette. Quindi restituzione del denaro ma anche pene molto dure. Ma vediamo i casi nei quali l’Agenzia delle Entrate chiederà il denaro indietro. In questi casi per chi ha percepito i soldi sarà difficilissimo dimostrare la sua buona fede. Innanzitutto il fisco chiederà i soldi indietro quando c’è una sproporzione tra la situazione economica del soggetto che ha beneficiato del denaro e l’importo stesso del bonus. In questo caso il fisco sarà veramente inflessibile.
Ecco chi dovrà restituire con la nuova circolare
Il secondo caso nel quali soldi saranno richiesti indietro sarà quello di una sproporzione tra il valore del bene stesso ed il bonus erogato. In questi casi dimostrare al fisco che il bonus è stato erogato correttamente sarà veramente difficile e ben poche prove potranno essere portati a sostegno della tesi del beneficiario. Ma in generale è in ogni caso di sproporzione tra beneficio ed altri aspetti della pratica che i soldi dovranno essere richiesti indietro e l’accertamento sarà particolarmente duro.