In questo periodo le bollette di luce e gas sono una forte stangata per le famiglie italiane.
Ma purtroppo non mancano nemmeno le truffe. Infatti tanti Italiani stanno venendo truffati da call center poco onesti che cercano di far leva proprio sul controverso passaggio al mercato libero.
Cerchiamo di fare chiarezza e di evitare queste pericolose truffe.
Truffano sulla data del passaggio al mercato libero
Oggi i call center stanno letteralmente tempestando di telefonate gli italiani dicendo loro che devono assolutamente passare subito al mercato libero.
Cerchiamo di capire cosa c’è di vero e cosa c’è di falso e soprattutto come evitare queste truffe. Tanti Italiani vengono chiamati da questi call center che dicono loro che dovranno passare al mercato libero, ma molte volte questi operatori truffaldini si spacciano come dipendenti della stessa compagnia di luce e gas della quale il consumatore è già cliente. Quindi il consumatore ritenendo di stare parlando con un operatore che lo chiama dal suo gestore luce e gas si fida che fa questo passaggio al mercato libero che però di fatto lo sta facendo migrare ad un nuovo operatore truffaldino che gli praticherà cifre più alte.
Attenzione a queste truffe
In effetti è vero che gli italiani che si trovano ancora sotto il mercato tutelato devono passare al mercato libero ma tutto questo avverrà soltanto il primo gennaio 2024. Dunque la vera scadenza per passare dal mercato tutelato al mercato libero è proprio quella del primo gennaio 2024 e prima non c’è nessun’altra scadenza. Quindi quando si ricevono telefonate truffaldine da parte di qualche operatore che dice che bisogna subito passare al mercato tutelato in realtà si tratta di telefonate truffa che mirano a far cambiare operatore senza che nemmeno l’utente se ne renda conto in tanti casi. Dunque è importante non credere alle telefonate che si ricevono e parlare direttamente col proprio operatore o con le associazioni a tutela dei consumatori. Chi ci chiama non può offrirci nessuna garanzia di chiamare dal nostro operatore e dunque non deve essere creduto.