Salgono di nuovo i prezzi della benzina e diesel e il Governo è costretto a correre ai ripari.
Tornano a scendere i prezzi della benzina, diesel e dei carburanti in genere: dopo la guerra tra Ucraina e Russia infatti i prezzi hanno subito un’impennata vertiginosa che ha mandato in crisi milioni di automobilisti italiani, costretti a subire nelle proprie tasche le conseguenze del conflitto bellico.
Come è noto, il governo adottò un sconto sulle accise, che portarono ad uno sconto rispetto alle cifre altissime che erano stato raggiunte. Una misura provvisoria che però ora è terminata, facendo risollevare nuovamente il costo dei carburanti. Ora però l’esecutivo deve di nuovo mettere una pezza: il ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, e il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, hanno firmato il decreto interministeriale con cui viene prorogato fino al 2 agosto lo sconto di 30 centesimi sul prezzo dei carburanti. Una misura oltre tre settimane, considerando che le attuali misure erano previste fino all’8 luglio prossimo.
Cosa prevede il taglio delle accise
Il taglio delle accise varato dal governo italiano per fronteggiare il caro consumi non avrà durata illimitata. Il “bonus” sarà valido per circa un mese, ed è probabile che ci sarà un intervento dell’esecutivo per costruire negli spazi fiscali che l’esecutivo vorrà lavorare con il Def. La misura è attesa per la settima prossima. In verità però la norma permette al governo di rimodellare le aliquote (e quindi di prorogare e ampliare gli sconti) attraverso un semplice decreto ministeriale. Così facendo il costo del carburante potrebbe restare sotto i 2 euro al litro. In termini numerici, la misura sarà coperta per 564 milioni, calcolando la maggiore Iva incassato dalle casse dello Stato nei mesi di ottobre e febbraio attraverso il prezzo del greggio superiore al 2 per cento in più rispetto a quanto ipotizzato dal governo.
Benzina, cosa succede dopo il 02 agosto
Benzina e diesel rischiano di tornare ai livelli conosciuti fino a pochi giorni fa. Ecco le medie dei prezzi applicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico: benzina self service a 2,105 euro/litro (-16 millesimi, compagnie 2,104, pompe bianche 2,105), diesel a 2,086 euro/litro (-17, compagnie 2,082, pompe bianche 2,093). Benzina servito a 2,237 euro/litro (-7, compagnie 2,273, pompe bianche 2,170), diesel a 2,226 euro/litro (-5, compagnie 2,262, pompe bianche 2,159). Gpl servito a 0,890 euro/litro (+1, compagnie 0,891, pompe bianche 0,888), metano servito a 2,224 euro/kg (-6, compagnie 2,351, pompe bianche 2,129), Gnl 2,089 euro/kg (-31, compagnie 2,151 euro/kg, pompe bianche 2,032 euro/kg). Ed ecco i prezzi sulle autostrade: benzina self service 2,201 euro/litro (servito 2,404), gasolio self service 2,186 euro/litro (servito 2,402), Gpl 0,989 euro/litro, metano 2,699 euro/kg, Gnl 2,099 euro/kg.