È il sito Italia oggi a sottolineare come il 30 giugno sia veramente il giorno nero per quello che riguarda le tasse.
Addirittura ci saranno 61 versamenti da fare, ma anche 13 obblighi di varia natura.
Sì, avete letto bene: ben 61 tasse che scadono tutte il 30 giugno e si prevede un vero uragano fiscale per quanto riguarda l’agenzia delle entrate che è sempre più dura con gli italiani e che aumenta continuamente il carico su tante famiglie e partita IVA che già non ce la fanno più.
Un uragano di tasse ma tanti sono in difficoltà
Innanzitutto il 30 giugno scade l’autocertificazione per gli aiuti del covid.
Ma il 30 giugno è anche l’ultimo giorno utile per presentare le fatture tradizionali infatti dal primo luglio scatta l’obbligo della fatturazione elettronica anche per i forfettari. Il 30 giugno scade anche l’IRPEF ma anche l’ires e l’IVA. In particolare il 30 giugno si paga l’IVA in un’unica soluzione o come prima rata ma sempre relativa al 2021. Lo stesso giorno le partite IVA in regime forfettario e regime dei minimi dovranno versare l’imposta sostitutiva. Ma è anche la cedolare secca sulle locazioni a scadere il 30 giugno. L’elenco sarebbe infinito ma tanti Italiani sono seriamente in difficoltà per quanto riguarda il pagamento delle tasse.
Troppe tasse: conti svuotati per gli Italiani
Ricordiamo che l’Italia è il secondo paese in Europa per quanto riguarda la pressione fiscale e tante famiglie e partite IVA non ce la fanno più a corrispondere le fortissime cifre chieste dal fisco. Questa montagna di tasse probabilmente rimpinguerà per un po’ le casse dello Stato ma l’impatto sulla popolazione italiana sempre più fragile dal punto di vista economico è certamente durissimo. Sono sempre di più gli italiani in difficoltà o proprio in povertà assoluta e se questa montagna di tasse servisse almeno a far partire aiuti a chi non ce la fa ad andare avanti sarebbe sicuramente meno sgradita agli italiani. Ricordiamo che si annuncia la recessione e che una simile durezza contro i cittadini risulta pericolosa. Anche perchè il governo non mette in campo quelle misure di contrasto alla povertà che sempre più italiani stremati chiedono con rabbia.