A maggio si è rilevato un vero e proprio tonfo per quello che riguarda i depositi degli italiani sui conti correnti.
Cerchiamo di capire il perché di questo strano fenomeno che preoccupa gli analisti.
Gli italiani tendenzialmente si fidano delle banche del nostro paese ma oggi è noto che a causa delle tensioni internazionali le banche italiane possono essere più fragili.
Sfiducia nelle banche
Infatti le banche italiane sono fortemente esposte nei confronti della Russia e di altri paesi coinvolti direttamente nel conflitto e di conseguenza appaiono più a rischio.
A maggio si è riscontrata una notevole diminuzione sui depositi degli italiani e chiaramente si cercano di capire le cause di questo fenomeno. Innanzitutto gli italiani probabilmente stanno abbandonando l’idea di tenere i soldi parcheggiati sul conto corrente perché sanno che questo non è positivo quando c’è una forte inflazione. Infatti quando l’inflazione è forte i soldi parcheggiati sul conto corrente perdono progressivamente di valore e chiaramente gli italiani cercano altrove rifugio. In parte questo rifugio viene trovato nei titoli di Stato. Infatti ultimamente c’è stato un importante collocamento di titoli di Stato.
Difesa dall’inflazione
I titoli di stato sono allettanti col rialzo dei tassi ma oggi qualcosa è cambiato. In generale gli italiani stanno cercando i beni di rifugio più diversi quali possono essere degli strumenti legati all’andamento dell’oro oppure prodotti finanziari più diversificati. Il problema è che gli italiani vogliono difendersi dall’inflazione ma attualmente non hanno le idee chiare su dove andare.
I beni di rifugio
Infatti i titoli di Stato sono sicuramente allettanti da quando c’è l’aumento dei tassi però è anche vero che oggi il paese appare più fragile ed il suo debito appare meno sostenibile e quindi anche i titoli di Stato sembrano meno attraenti. Anche per quanto riguarda l’oro c’è da sottolineare come negli ultimi mesi il suo valore non abbia particolarmente brillato. Dunque gli italiani riducono i loro depositi sui conti per difendersi dall’inflazione ma non appare oggi esistere un indirizzo chiaro su quale possa essere un vero rifugio.