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Arriva il bonus da €550, non sarà per tutti i lavoratori ma è compatibile col bonus €200

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Salvatore Dimaggio

In questo periodo si parla tanto di Bonus €200 ma ne arriva anche un altro.

Il bonus 200 euro sta facendo molto discutere perché sicuramente è un grande aiuto per gli italiani afflitti dall’inflazione ma secondo alcuni è davvero troppo poco.

ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Infatti 200 euro erogati una tantum possono fare ben poco contro i terribili rincari che stanno mettendo in ginocchio le famiglie. Tutto aumenta di prezzo e così le famiglie cercano un aiuto per riuscire a far quadrare il bilancio.

Il nuovo bonus da 550 euro

Questo nuovo bonus da 550 euro è stato previsto già con la legge di bilancio 2022.

Pixabay

Anzi per meglio dire, nell’ambito della legge di bilancio 2022 si è cominciato a discutere di questo bonus che però finalmente entra nel vivo. Il ministro del lavoro Andrea Orlando sta collaborando sia con l’INPS che con i sindacati per chiarire le modalità di erogazione dei €550. Sicuramente sarà un bonus una tantum esattamente come il bonus €200. Ma sarà destinato ad alcuni lavoratori in particolare. Il bonus da €550 sarà erogato a quei lavoratori che nel 2021 hanno fatto il cosiddetto part time verticale ciclico. Si tratta di un tipo di contratto nel quale il lavoratore è impiegato effettivamente soltanto in alcuni periodi dell’anno.

Come funziona il bonus una tantum e perchè ci saranno altri aiuti

Il part-time verticale ciclico funziona per almeno 7 settimane ma entro il tetto massimo delle 20 settimane dell’anno. Dunque il ministro Orlando ha stabilito che effettivamente chi faccia questa tipologia di lavoro nell’arco del 2021 ha diritto al bonus da €550. La platea dei beneficiari a quanto pare sarà di circa 55000 soggetti. Ma il ministro Orlando anche chiarito che nuovi interventi a sostegno dei lavoratori stanno arrivando. La volontà del ministro è quella di stimolare in ogni modo il lavoro. Il ministro Orlando ha sottolineato che il suo desiderio è quello di uscire dalla logica dei bonus ma di stimolare il lavoro vero e proprio. Ma sappiamo bene che la vera attuale emergenza è quella dovuta alla mancanza di strumenti di contrasto alla povertà sempre più dilagante, tema sul quale il governo si sta impegnando assai poco secondo i critici.

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