Il bonus €200 fa sempre più discutere ma le novità del Governo possono essere un problema.
Il governo con degli interventi dell’ultimo minuto sta modificando l’erogazione del bonus in una maniera che sta preoccupando diverse categorie di italiani.
Vediamo che cosa sta succedendo. Innanzitutto i chiarimenti del governo riguardo le partite IVA sono stati ancora troppo scarsi.
Ecco cosa cambia e cosa diventa poco chiaro
Infatti i vari esponenti dell’esecutivo che hanno parlato relativamente al bonus €200 per le partite IVA non hanno sostanzialmente chiarito nulla e si attende ancora di capire come sarà erogato il bonus €200 a questa categoria e quali partite IVA saranno effettivamente escluse. Per quanto riguarda i dipendenti, poi, emerge la concreta possibilità che se non si faccia l’autocertificazione il bonus €200 possa essere addirittura perso. Infatti la fondazione dei Consulenti del Lavoro sottolinea che le norme sono molto poco chiare e sottolinea che secondo alcune interpretazioni ci sarebbe necessariamente bisogno dell’autocertificazione.
Il problema dell’autocertificazione
Dunque la famosa autocertificazione sarebbe una condizione necessaria per ricevere il bonus e se questa manca o se è compilata in modo errato il datore di lavoro potrebbe anche non darlo.
Proprio per questo la fondazione dei Consulenti del Lavoro ha addirittura creato un proprio modulo che si può scaricare dal loro sito. Ma i dubbi rimangono anche per i beneficiari di reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza: teoricamente soltanto un bonus €200 potrebbe essere erogato per ognuno di questi nuclei familiari ma potrebbero esserci casi di conflitto nel caso in cui ci siano dei lavoratori nel nucleo.
Gli esclusi
Inoltre permane sempre il problema degli inoccupati e delle casalinghe che comunque non lo riceveranno. Anche nelle ultime comunicazioni del governo questo fatto Resta sempre confermato e le polemiche non mancano. Secondo molti esperti tante categorie di beneficiari a luglio rischiano di non poterlo percepire proprio a causa delle troppe ambiguità normative non risolte. Le varie interpretazioni anche importanti che si stanno formulando sulla stampa specializzata restano comunque ipotesi che non aiutano a chiarire i tanti dubbi. Dal Governo gli interventi sono stati pochi e non risolutivi.