Le famiglie italiane con i figli a carico sono veramente nei guai a causa dei forti rincari.
Ma questo bonus per i bimbi da 0 a 6 anni è un piccolo ma prezioso aiuto.
Le famiglie italiane con figli sono in difficoltà sempre più forti e non stupisce che molte siano arrabbiate e frustrate perchè non è ancora partito il reddito di base universale europeo.
Bonus da 200 euro per ogni figlio
Certamente questo assegno di €200 per ogni figlio non può cambiare la vita però rappresenta sicuramente un aiuto concreto.
Il bonus prima infanzia è un voucher erogato dai comuni. Si tratta di avere fino a €200 per ogni figlio. Vediamo come ottenerli. A livello nazionale l’assegno unico ha assorbito tanti aiuti preesistenti e come sempre per la famiglia con figli si fa poco e niente. Ci sono alcuni bonus ancora attivi come il bonus asilo nido o il bonus musica ma sostanzialmente la famiglia con figli a carico non riceve quasi nulla. Ecco perché molti ritengono che l’assegno unico sia veramente troppo scarso.
Come chiedere il bonus
Tuttavia i comuni danno una mano con il bonus prima infanzia. Il bonus prima infanzia è erogato dal comune che chiarisce i requisiti per poterlo ottenere attraverso appositi bandi. Di conseguenza sarà proprio nel bando reperibile sul sito del comune che si potranno verificare una serie di cose. Innanzitutto si potranno verificare i requisiti per avere il bonus prima infanzia. In secondo luogo si potrà trovare la modulistica necessaria per richiederlo. E poi si potranno trovare le indicazioni per come compilare la modulistica. Di solito questi bonus sono fino ai €200 per ogni figlio e si possono chiedere nella fascia di età che va dai 0 ai 6 anni. Questi bonus locali non sono in contrasto con l’assegno unico e dunque non c’è un’incompatibilità tra i due.
La questione della compatibilità
Come detto questo aiuto locale è compatibile con assegno unico ed altri bonus, ma il problema sollevato dalle famiglie è la mancanza di un reddito di base stabile e garantito che possa garantire un minimo di stabilità per andare avanti. Ormai il dibattito su questo tema è infuocato e sono proprio le famiglie con figli a chiederlo con più forza.