Aumentano le segnalazioni alla pompa di benzina: sono sempre di più le segnalazioni di frodi e aumenti illeciti
La crisi economica continua ed è sempre più marcata in tutti i Paesi europei. In Italia il caro vita sta impoverendo milioni di famiglie e facendo chiudere imprese. I vertiginosi aumenti dei costi del carburante, delle materie prime e dell’energia hanno causato un’impennata dei prezzi in generale, causando una pesante inflazione.
La situazione più critica è scuramente sul fronte del carburante. I prezzi di diesel e benzina, infatti, sono ormai abbondantemente oltre i 2€ al litro. Una situazione resa ancora peggiore dai distributori che stanno mettendo in atto delle vere e proprie frodi. Ecco che cosa sta succedendo.
Frodi al distributore di benzina
A causa della difficile situazione in Ucraina, che ha ulteriormente complicato la situazione economica globale, il prezzo dei carburanti è letteralmente schizzato alle stelle, con la benzina che ha superato i 2€ al litro. Nonostante il taglio delle accise ammonti a ben 30cent al litro, la situazione è tornata ancora una volta critica.
A rendere ancora più difficile un momento particolarmente complicato per famiglie, lavoratori su strada e imprese, sono i decisi aumenti di frodi segnalati ai distributori di benzina. La Guardia di Finanza, infatti, è costantemente a lavoro per stanare e punire i furbetti, che a quanto pare aumentano sempre di più.
Sono molti, infatti, i distributori che non trasmettono il costo del carburante al ministero dello Sviluppo economico (pratica obbligatoria) oltre a quelli che mettono in atto pratiche commerciali palesemente fraudolenti.
È molto importante, quindi, prestare la massima attenzione nel momento in cui si sta facendo il pieno alla propria auto. In questo caso, infatti, bisognerà controllare i contatori della colonnina che segnano la spesa in denaro che si sta facendo, insieme ai litri di benzina erogati, assicurandosi che il rapporto sia uguale al prezzo esposto all’ingresso.
Inoltre, ogni distributore deve esporre obbligatoriamente sulla colonnina per il rifornimento l’adesivo in cui ci sono le informazioni relative alla data in cui sono stati svolti gli ultimi controlli. Se questo manca, o se la data è troppo lontana non è necessariamente indice di fraudolenza, ma meglio preferire quei distributori che espongono regolarmente l’adesivo.