La BCE cambia rotta completamente e per l’Italia tornano gli incubi di spread ed austerity.
L’inflazione è veramente troppo alta e così la BCE in notevole ritardo aumenta i tassi e mette a rischio l’economia del nostro paese.
Vediamo di capire che cosa sta succedendo e i forti rischi per l’Italia.
Una cura troppo dura per l’Italia
Durante la pandemia di covid le banche centrali e quindi anche la BCE hanno portato i tassi a zero.
Questo ha fatto riprendere molto velocemente le borse l’economia reale ma ha anche determinato la fortissima inflazione che stiamo percependo. L’inflazione ormai rasenta il 10% e così le banche centrali sono costrette a tornare sui loro passi e ad aumentare i tassi. La Federal reserve si è mossa con più decisione nell’aumento dei tassi mentre la BCE per mesi non ha fatto nulla. Oggi Christine Lagarde è duramente accusata per non aver fatto nulla contro l’inflazione e aver tenuto i tassi a zero per troppo tempo. Oggi la BCE è accusata quindi di non aver fatto nulla e di stare intervenendo sul mostro dell’inflazione troppo tardi.
Torna l’austerità per gli italiani
La politica restrittiva intrapresa dalla Banca Centrale Europea rischia di mandare al tappeto l’economia italiana e di imporre quella austerity che ci riporta con la memoria al governo Monti e alla legge Fornero. I partiti di centro-destra italiani attaccano e contestano duramente alle scelte della BCE perché una stretta monetaria in questo momento così difficile rischia di mandare l’Italia in stagflazione e di essere un macigno sulla vita degli italiani.
Ma l’Italia è troppo fragile
Eppure con questa inflazione così alta la Banca Centrale è ormai costretta ad un aumento dei tassi ma effettivamente per il nostro paese potrebbe davvero tornare l’austerity. Il problema è che l’Italia oggi è in una condizione di grande fragilità e veramente tantissime famiglie non ce la fanno ad andare avanti. Se il governo fosse costretto a stringere i cordoni della borsa la situazione potrebbe diventare esplosiva dal punto di vista sociale perché sono veramente troppe le famiglie che attendono una boccata di ossigeno dall’esecutivo per poter continuare a vivere. Il problema è proprio quello delle tensioni sociali acuite dalla crisi alimentare e dall’aumento del costo della vita.