La guerra in Ucraina sta costando tantissimo agli italiani.
Questa grave aggressione da parte dei russi è un dramma per gli ucraini ma è anche un vero e proprio dramma globale.
L’impatto della guerra sull’economia mondiale è fortissimo ma è soprattutto sugli approvvigionamenti di cibo che questa guerra sta pesando tanto.
I 3 cibi di cui fare scorta
Infatti a causa dell’inflazione e a causa della guerra coltivare frutta, verdura e legumi ma anche allevare il bestiame sta diventando sempre più costoso.
Infatti le materie prime necessarie ad allevamento e agricoltura aumentano sempre di prezzo e produrre cibo diventa sempre più costoso. Ma è ormai chiaro che c’è anche la mano della speculazione internazionale dietro l’aumento delle materie prime alimentari e così tanti alimenti rischiano davvero di sparire dai supermercati italiani. Innanzitutto il problema più pressante c’è sul grano. Infatti Putin ha lanciato una vera e propria stretta globale sul grano. Putin infatti ha bloccato l’esportazione di grano dalla Russia e dall’Ucraina.
I cibi quasi introvabili
Questi due paesi da soli generano il 28% del grano mondiale ed anche l’India ha bloccato l’esportazione di grano quindi oggi reperire il grano in Italia è difficile e per tanti paesi africani c’è un vero e proprio rischio fame. Sono più di 50 i paesi africani che non riescono a mangiare prodotti a base di grano e questo può scatenare una forte ondata migratoria. Il secondo problema c’è sull’olio di semi di girasole e sugli altri oli. L’olio di semi di girasole è aumentato del 70% mentre la pasta nel frattempo aumentava del 16% ma in tante parti d’Italia l’olio di semi di girasole è diventato praticamente introvabile. Anche sul riso c’è un problema simile. Infatti il riso è sempre più difficile da esportare dall’estero ma è anche sempre più difficile da produrre in Italia.
Gli italiani fanno scorte
Sono anche i cambiamenti climatici a rendere le coltivazioni più difficili e in particolare per il riso la mancanza di precipitazioni lo sta rendendo davvero difficoltoso da coltivare. Eppure gli allarmi sul cibo non finiscono qui. Anche caffè e lievito sono considerati a rischio e molte altre materie prime alimentari stanno diventando sempre più difficili da approvvigionare. Il rischio è che si possa andare a finire addirittura ai razionamenti se dovesse essere troppo difficoltoso reperire una materia prima. Di conseguenza gli italiani iniziano a fare le scorte.