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Non chiedere più alla cassiera di usare la sua carta punti: non immagini cosa si rischia

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Salvatore Dimaggio

Praticamente tutti i supermercati italiani utilizzano meccanismo di carta fedeltà o carta punti o carta sconti.

Sono tanti modi diversi di indicare la stessa cosa. In pratica con questa card si può avere la merce scontata e si possono anche accumulare dei punti.

EPA/Rayner Pena/ANSA

In un certo periodo dell’anno tutti i punti accumulati permetteranno di avere dei regali e se i punti accumulati sono abbastanza, i regali possono essere anche interessanti.

Si rischia tantissimo

Molto spesso però quando si va a fare la spesa capita di dimenticare la propria carta punti.

Pixabay

Questo è un vero peccato perché magari si è fatta tanta spesa e proprio la mancanza della carta punti impedisce di beneficiare degli sconti. Infatti i supermercati in molti casi riservano gli sconti soltanto ai titolari della card. Arrivati alla carta perdere tutti quegli sconti sarebbe un vero peccato e così gli italiani hanno un’abitudine ormai consolidata. Sostanzialmente chiedono alla cassiera di utilizzare cortesemente la sua carta punti. La carta fedeltà della cassiera viene passata tranquillamente ma a beneficiare dello sconto sono i clienti. Apparentemente si tratta di un’operazione banale ma per la Corte di Cassazione non è così.

Una semplice richiesta ma il danno è enorme

A fare questa operazione si può rischiare veramente grosso e cerchiamo di capire perché. Facendo questa operazione il cliente ha beneficiato degli sconti sulla merce. Ma la cassiera ha accumulato i punti che invece sarebbero dovuti andare al cliente. Non sembra esserci nulla di male perché sia la cassiera che il cliente sono d’accordo in questa operazione e si stanno facendo un favore a vicenda. Eppure la Cassazione recentemente ha confermato addirittura il licenziamento di una cassiera per essersi prestata a questo gioco. La cassiera è stata così gentile da utilizzare la propria card per non far perdere gli sconti ai clienti. Sicuramente si è trattato di un gesto che i clienti hanno apprezzato molto e che sicuramente non ha danneggiato il supermercato. Eppure per il datore di lavoro questo semplice gesto è stato un approfittarsi della spesa del cliente per accumulare punti indebitamente.

Lo conferma la Cassazione

In sostanza secondo il datore di lavoro e anche secondo la Cassazione la cassiera si sarebbe indebitamente appropriata dei punti del cliente e di conseguenza ci sarebbero i presupposti per il suo licenziamento. Infatti è stata licenziata e anche al ricorso in giudizio ha perso la causa. Dunque decisamente la prossima volta che si va al supermercato è meglio ricordare la propria carta fedeltà oppure rinunciare agli sconti. Infatti se la cassiera dovesse cortesemente prestare la sua carta fedeltà ed il datore di lavoro fosse inflessibile nei confronti di questo comportamento la cassiera potrebbe addirittura arrivare a rischiare il posto.

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