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Reddito di Cittadinanza, cosa succede con gli accrediti di giugno

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Edoardo Corasaniti

Giugno rappresenta un mese importante per chi è detentore del Reddito di Cittadinanza: ecco i prossimi passaggi per avere le somme. 

E’ arrivato giugno e così bisogna fare i conti con alcune spese ma anche con entrate: è il caso del Reddito di Cittadinanza, la misura adottata dal Governo (allora guidato da Giuseppe Conte) per contrastare la povertà, la disoccupazione e le diseguaglianze sociali.

Ansa, Roma

La norma ha creato sempre divisioni tra maggioranza e minoranza,  tra partiti e all’interno del Paese. In alcuni casi sono stati scoperti anche delle truffe su soggetti che, pur non avendo diritto al beneficio economico, sono riusciti a sfruttare per un tempo le somme messe a disposizione. Dunque, a giugno arriveranno i pagamenti del Reddito di Cittadinanza, diviso in base a quando è stato inoltrata la domanda. Tutto dipende dallo status: se è la prima volta che si chiede il Reddito di Cittadinanza oppure se si tratta di un rinnovo.

Reddito di cittadinanza, cosa accade a giugno 2022

Ansa, Roma

Sono fondamentalmente due le date che i titolari di Reddito di Cittadinanza devono segnare  sul calendario: mercoledì 15 giugno, per coloro che ricevono per la prima volta una ricarica della carta RdC, ovvero che hanno richiesto il sussidio per la prima volta, o hanno rinnovato la domanda a seguito della scadenza dei 18 mesi; lunedì 27 giugno per chi ha già percepito l’assegno almeno una volta, a condizione che non siano passati più di 18 mesi dal pagamento della prima rata e che continuino a sussistere i requisiti richiesti, compresa la presentazione del modello ISEE aggiornato al 2022.

Reddito di Cittadinanza e Assegno Unico: come stanno insieme

Ansa, Napoli

E’ arrivato il turno dell’Assegno Unico”, la misura adottata dal governo guidato da Mario Draghi per andare incontro alle esigenze delle famiglie italiane con figli a carico. Dal beneficio non restano esclusi i percettori del Reddito di cittadinanza, i quali sono iscritti d’ufficio nell’elenco di coloro lo ricevono senza inoltra una nuova richiesta. L’obiettivo è quello di far fronte a difficoltà e problematiche economiche scaturite dalla crisi economica dettata dal Covid, che ha messo in ginocchio migliaia di famiglie italiane. A farne le spese, in particolare, sono quelle con più figli a carico tra istruzione e il resto. Per coloro che hanno presentato già la domanda, si dovrebbe avvicinare ormai il tempo in cui il pagamento dovrebbe essere erogato.

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