Le donne in Italia vivono una grave condizione di discriminazione economica.
Sul lavoro sono pagate meno degli uomini. Le loro pensioni sono sistematicamente più basse di quelle maschili.
Ma anche nel mondo dell’imprenditoria le donne sono quasi assenti. C’è anche da dire che tantissime donne in Italia svolgono la fondamentale professione delle casalinghe e dunque pur lavorando dalla mattina alla sera non percepiscono uno stipendio e neppure una pensione.
Non stupisce dunque che tantissime casalinghe italiane stiano chiedendo in massa il reddito di base universale all’Unione Europea facendo domanda sull’apposito sito.
Ma un nuovo fondo governativo punta a dare la possibilità concreta alle donne italiane di mettersi in proprio e di realizzare un sogno grazie ad aiuti economici veramente importanti. Infatti partono proprio a giugno le domande per avere i soldi a fondo perduto per l’imprenditoria femminile. Un budget veramente importante quello messo a disposizione dal governo per il fondo per l’imprenditoria femminile. Questo corposo budget viene sostanzialmente dal piano nazionale di ripresa e resilienza. Ma una notevole fetta del budget viene anche dall’ultima manovra finanziaria.
Dunque con i soldi che provengono dal piano nazionale di ripresa e resilienza più quelli dell’ultima manovra finanziaria si è arrivati ad un budget colossale per permettere il finanziamento sia delle nuove imprese femminili che anche di quelle già esistenti che desiderano un potenziamento. Infatti il fondo per l’imprenditoria femminile opera attraverso due canali distinti. A poter beneficiare dei soldi del fondo perduto sono sia le imprese che vengono costituite adesso che anche quelle già esistenti. L’importante però è che siano imprese veramente al femminile. Infatti lo Stato per ogni tipo di impresa fissa dei paletti molto precisi per evitare che aziende che siano al femminile solo in teoria possano beneficiare di questi fondi.
In sostanza per ogni tipo di azienda sono previsti dei limiti chiari in modo tale che siano soltanto le imprese che vedono le donne veramente protagoniste a poter beneficiare di questo fondo perduto che può arrivare a valere tantissimo. Tra l’altro questo aiuto è un mix di finanziamenti a fondo perduto e di prestiti assolutamente agevolati. Le cifre erogate dallo stato non servono soltanto ad acquisire nuova forza lavoro o nuovi macchinari. Queste cifre possono essere spese anche per corsi che rendano le imprenditrici più consapevoli e più in possesso di un know-how utile a competere in modo più dinamico nel difficile mondo degli affari.
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