Alcune categorie di lavoratori se lo sono visti sfuggire lo scorso anno. Ma i modi per recuperare le somme ci sono. Ecco come fare.
Il bonus Renzi è stato uno dei più chiacchierati e discussi degli ultimi anni, specie grazie alle rivendicazioni dell’ex premier e leader di Italia Viva che ne aveva fatto un pilastro della sua politica e azione governativa.
Con la legge di Bilancio 2020 il bonus è stato trasformato in trattamento integrativo ma adesso è c’è un modo per recuperarlo senza perderlo qualora il datore di lavoro non lo abbia pagato in busta paga: attraverso la dichiarazione dei redditi. Non sono pochi, infatti, i lavoratori che avevano preferito dire di no al bonus di 100 euro, già ridotto sopra i 28 mila euro, perché vivevano con il timore di dover restituire una parte o tutto quello che avevano ricevuto. Ecco perché molti hanno preferito aspettare la dichiarazione dei redditi, con la chance di recuperare il bonus 100 euro non pagato con il modello 730/2022 o con il modello Redditi Pf (a seconda dei casi).
Bonus Renzi, tutti i casi
Per alcune categorie di lavoratori non è il datore di lavoro a lavorare come sostituto d’imposta, come ad esempio i lavoratori con contratto di lavoro domestico: è il caso di colf, badanti, baby sitter per cui il bonus (ora trattamento integrativo) non viene riconosciuto in busta paga. Ecco che allora la dichiarazione dei redditi diventa l’unico sistema per poter ottenere il trattamento integrativo, anche perché per il contribuente la dichiarazione dei redditi è il momento in cui si calcolano le imposte dovute, come i bonus e le detrazioni fiscali spettanti. Nel modello 730 entra quindi anche il recupero del bonus Irpef non erogato dal datore di lavoro.
Ecco chi può recuperare il bonus Renzi del 2021
Come detto, bisogna aspettare la dichiarazione dei redditi per poter avere diritto al bonus Renzi. C’è da evidenziare che con la riforma normativa il diritto al trattamento integrativo è stato mantenuto solamente per i redditi inferiori a 15.000 euro. Anche se con la dichiarazione dei redditi si va a vedere al periodo d’imposta che va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021, quindi bisogna fare riferimento alle regole ancora in vigore lo scorso anno.