Prevista una nuova stretta per quanto riguarda gli immobili nel nostro Paese. Ecco le nuove ispezioni che saranno condotte dal Fisco
La riforma del catasto è stata una delle operazioni più complesse e chiacchierate di questo governo. Dopo dibattiti, scontri e accuse, si è parlato al lungo di quelle che potrebbero essere le migliori soluzioni possibili, utili all’accordo.
Nella riforma, infatti, sono previste nuovi interventi da parte del fisco per effettuare controlli a tappeto su quelle che vengono chiamate “case fantasma”. Si tratta di immobili che non rispondono alle casse dello Stato e che, nella maggior parte dei casi, risultano essere irregolari. Ecco quali saranno i controlli del Fisco.
Vengono chiamate case fantasma quegli immobili che non risultano essere presenti all’interno del registro del catasto, in quanto non dichiarate. Per questi immobili, infatti, non vi è alcuna autorizzazione di costruzione e sono chiara espressione di abusivismo edilizio ed evasione fiscale.
Per scongiurare questo fenomeno, lo Stato italiano ha intrapreso iniziative di controllo in modo da censire suddetti immobili e far partire anche per questi le imposte dovute. Grazie a questi controlli, infatti, sono stati scoperti circa 2 milioni di particelle non dichiarate.
È proprio sui controlli delle case fantasma che il governo ha deciso di intervenire, e lo ha fatto mediante la nuova riforma del catasto. Questa porterà, infatti, ad una semplificazione dell’uso di strumenti adatti ad effettuare i controlli sul territorio da parte degli enti locarli, mettendo a disposizione incentivi per una corretta indagine.
Il governo, infatti, sembra essere deciso ad intervenire per ridurre il fenomeno dell’evasione fiscale e risolvere (o almeno provarci) un problema storico del nostro Paese, che grava sulle tasche dei cittadini e dello Stato. Grazie alle nuove misure sarà quindi possibile realizzare un corretto classamento e accatastamento degli immobili.
L’abusivismo edilizio nel nostro Paese, infatti, non accenna a diminuire. Secondo quanto riportato dagli ultimi dati Istat 2020, infatti sono 6,1 su 100 le case abusive al Nord, 17,8 al Centro e 45,6 al Sud, dunque quasi la metà, per una media nazionale del 17,7%. A questo proposito, l’Agenzia delle Entrate svolgerà un importante ruolo nell’ottimizzare i controlli per scovare le case fantasma.
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