Il Canone della RAI è una tassa molto odiata dagli italiani. Qualche decennio fa c’è stato addirittura un referendum per rendere privata la RAI in modo tale che i cittadini non dovessero più pagarlo.
Il referendum è stato vinto e la RAI avrebbe dovuto essere privatizzata ma poi non se n’è fatto niente.
Ultimamente si sta parlando di un bonus Rai ma non esiste qualcosa di questo genere. Eppure entro giugno c’è una data per avere effettivamente una forte riduzione sul canone della TV pubblica.
Cerchiamo di capire meglio che succede. Il governo Renzi aveva fatto entrare il canone nella bolletta dell’energia ma questa scelta controversa adesso ha finito di avere vigore infatti dall’anno prossimo il canone RAI torna ad essere una cassa autonoma.
La Rai ha chiesto a gran voce che ci possa essere un aumento del canone perché teme che molti lo evaderanno. Infatti con l’uscita del canone dalla bolletta il rischio di evasione di questa tassa diventa molto alto e la RAI vorrebbe compensare con un aumento. Mentre effettivamente c’è il rischio di aumenti in vista vediamo che esiste un modo perfettamente legale per non pagare il canone.
Entro il 31 gennaio di ogni anno si può chiedere l’esenzione del canone RAI compilando l’apposita domanda presente sul sito della televisione pubblica. Dichiarando che non si possiedono televisori o altri apparecchi adatti a ricevere il segnale della RAI, si può avere l’esenzione da questa tassa. Tuttavia l’esenzione dal canone RAI è scaduta il 31 gennaio. Ma attenzione perché entro il 30 giugno la domanda può essere ripresentata di nuovo. Vediamo come funziona e come fare.
L’attuale normativa prevede che entro il 30 giugno si possa presentare nuovamente la domanda di esenzione dal canone RAI e così facendo si potrà essere esentati almeno per il secondo semestre dell’anno. Dunque anche se non si è presentata la domanda entro il 31 gennaio, entro la fine del mese prossimo si potrà presentare quella per risparmiare almeno €45 del secondo semestre. Però è importante fare attenzione a due cose. La prima è che quando si sostiene di non avere televisori o altri apparecchi del genere in casa bisogna assolutamente dire la verità perché altrimenti in caso di controlli si rischiano delle multe. La seconda cosa alla quale stare molto attenti e che la domanda vale un anno e di conseguenza se la si presenta entro il 30 giugno la si dovrà presentare di nuovo il 31 gennaio del 2023.
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